lunedì 31 marzo 2008

Earth Hour - L'ora della terra




Staffetta per il Clima

È partita la scorsa notte dalle Isole Fiji la staffetta per il Clima Earth Hour-L’Ora della Terra, promossa dal WWF che ha coinvolto oltre 380 città in tutti i continenti e 30 milioni di cittadini: alle 20, ora locale, si sono spenti monumenti ed edifici simbolo.
Tutti insieme per il clima, dalla base australiana dell’Antartide al Golden Gate, dalle Cascate del Niagara all’Opera House di Sydney.

L’evento è stato - per il WWF Italia - anche l’avvio della piattaforma virtuale di GenerAzione Clima che attiverà quest’anno 6 Cantieri per il Clima: efficienza energetica, trasporti, normativa, biodiversità, aziende.
Per la crescita di questa comunità sarà fondamentale la partecipazione concreta di tutti a favore di una riduzione del 30% delle emissioni al 2020, obiettivo che il WWF promuove a livello internazionale. Il sito generazioneclima.wwf.it sarà la piazza virtuale del countdown WWF al 2020, un luogo in cui tutti sono chiamati a dare il loro contributo attraverso l’assunzione di impegni concreti a partire dall’appuntamento di Earth Hour.
Anche l’Italia, sarà dunque presente a questo simbolico appuntamento con uno dei nostri monumenti più rappresentativi, il Colosseo, insieme alla città ‘simbolo’ dei cambiamenti climatici, Venezia - ha commentato Michele Candotti, Direttore generale del WWF Italia - Earth Hour dimostra che il contributo di ciascuno di noi può essere fondamentale per raggiungere l’obiettivo della campagna, ovvero, il taglio del 30% delle emissioni al 2020 il cui risultato concorrerebbe alla salvaguardia del 20-30% delle specie animali e vegetali più a rischio e la riduzione degli impatti sull’uomo. Compiere un gesto simbolico ma anche concreto di lotta ai cambiamenti climatici insieme ad altri milioni di persone sparse per il mondo, dà il senso della globalità e della portata del problema e lancia un segnale ai governi di inequivocabile chiarezza e potenza: i cambiamenti climatici sono qui e ora, passare all’azione è diventata una priorità assoluta”.

L’Earth Hour, partita da Sydney nel 2007 con il coinvolgimento dei suoi 2,2 milioni di abitanti, quest’anno è letteralmente esplosa ed arrivata a decine di milioni di persone in tutto il mondo. L’idea è quella di coinvolgere nello stesso giorno dell’anno e per un’ora quante più persone possibili ai capi opposti del mondo, unite in un simbolico ed eloquente messaggio: tagliare le emissioni inquinanti e agire per fermare i cambiamenti climatici.

Il giro del mondo dell’Ora della Terra è iniziato venerdì sera (28 marzo) con Tel Aviv (in anticipo a causa del Sabath ebraico) ed è ripreso nella mattina del sabato alle 9.00 (ore 20.00 locali) in Nuova Zelanda (Christchurch), nelle Isole Fiji (Suva e Lautoka) e nel piccolo arcipelago di Tuvalu, uno dei più minacciati dal pericolo dell’innalzamento dei mari. Si sono poi succeduti:
l’Opera House di Sydney (ore 11.00 in Italia), e sempre in Australia decine di altre città come Melbourne, Brisbane, Camberra, Adelaide, e perfino la base australiana in Antartico (Casey).
Alle 12.00 Seoul , Corea del Sud, alle 13.00 Perth, sempre in Australia, Manula (Filippine) Kuala Lumpur (Malesia). La maratona per il clima è proseguita a Bangkok (Thailandia, ore 14.00), Jakarta (Indonesia) e poi Dhaka (Bangladesh, ore 15.00) Bangalore e Mumbai (India); toccando poi Dubai (Emirati Arabi, ore 17.00), e Kuwait. Alle 19.00 si è spenta Damasco (Siria), As-Salt (Giordania), Kfar-Saba (Israele). È stata quindi la volta dell’Europa con Sofia (Bulgaria) e Espoo (Finlandia). Alle 20.00 pronte all’appuntamento Budapest (Ungheria), Ginevra (Svizzera) e Varsavia (Polonia), Puerto Rico (Spagna) .
Alla stessa ora è toccato all’Italia, dove hanno aderito all’invito del WWF la città di Roma, con il Colosseo spento per un ora, e Venezia, la città simbolo della minaccia del fenomeno dei cambiamenti climatici, che ha spento la sede del Municipio, Ca’ Farsetti, sul Canal Grande e la torre di Mestre. Davanti al Colosseo il WWF ha anche allestito un enorme pallone aerostatico con un messaggio da lanciare in tutto il mondo: “MENO 30% ENTRO IL 2020”.

Hanno aderito decine di città anche in Inghilterra dove si sono spenti il Brighton Pier (nel Sussex) e la residenza ufficiale del principe Carlo nel Gloucestershire, l’Highgrove House, ma anche decine edifici a Londra, Birmingham, Brighton e decine di altre città anche in Irlanda tra cui Dublino. L’Earth Hour ha quindi attraversato l’oceano Atlantico per iniziare alle 24.00 con Curitiba (Brasile), Montevideo (Uruguay), Buenos Aires (Argentina).
La mattina di domenica è toccato a Santa Cruz, Caracas (Venezuela). Forte la partecipazione delle città degli Stati Uniti e del Canada. A Chicago si è spento lo stadio Soldier Field, sede dei Chicago Bears e la Sears Tower, tra gli edifici più alt del mondo. Poi è stata la volta del Golden Gate e la prigione di Alcatraz a San Francisco, Miami (ore 2.00), Minneapolis, Mexico City, Denver ma anche Phoenix per salire poi fino alle Cascate del Niagara in Canada, uno dei paesi più attivi con oltre 100 città coinvolte tra cui Vancouver, Toronto, Montreal, Ottawa.

Le foto sono l'Opera House e il ponte Harbour (Sydney) e il Colosseo (Roma).

http://www.wwf.it/client/render.aspx?content=0&root=2462

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