mercoledì 12 marzo 2008

March to Tibet



In marcia verso il Tibet

La March To Tibet è una marcia pacifica di ritorno verso il Tibet occupato dalla Cina che, partendo da Dharamsala il 10 marzo, raggiungerà il confine tra India e Tibet (Cina) e tenterà di entrare nel territorio occupato per raggiungere la capitale Lhasa.
E’ questa la forma di protesta e lotta adottata dal Tibetan People’s Uprising Movement, il Movimento del Popolo tibetano per l’insurrezione, formato da cinque organizzazioni non governative Tibetane, il Tibetan Youth Congress, la Tibetan Women’s Association, il Gu Chu Sum, il National Democratic Party of Ttibet e lo Student for a Free Tibet.
I cinque movimenti hanno deciso di lottare per il ritorno in Tibet del Dalai Lama e dei Tibetani in esilio, per il rilascio di tutti i prigionieri politici tibetani attualmente detenuti in Cina ed infine per un’effettiva decolonizzazione del Tibet.

La marcia attraverserà l’India per diversi mesi
e conta di raggiungere il confine tra India e Tibet quando inizieranno i giochi olimpici a Pechino, per portare l’attenzione del Mondo sul dominio cinese in quella regione.
La data della marcia non è stata scelta a caso: il 10 marzo 1959 ci fu la rivolta di Lhasa, dopo 10 anni di occupazione cinese. Inoltre, non si può non vedere un’analogia con la storica “marcia del Sale” che, a partire dal 12 marzo 1930, condusse il Mahatma Gandhi e i suoi satyagrahi alla conquista dell’indipendenza Indiana attraverso la lotta non violenta.

www.tibetanuprising.org
www.italiatibet.org/

6 commenti:

Alessandra ha detto...

Ultime notizie
11 marzo [Corriere della Sera]

La polizia di Dharamsala, nel nord dell'India, ha bloccato centinaia di tibetani in esilio, in marcia verso il Tibet per protestare contro l'occupazione cinese della regione himalayana e lo svolgimento delle prossime Olimpiadi a Pechino. La marcia - prevista in sei mesi, dall'India al Tibet - era iniziata ieri in coincidenza con l'anniversario della fallita rivolta contro il governo cinese in Tibet, che obbligò il Dalai Lama ad andare in esilio nel 1959.
Atul Fulzele, capo della polizia di Dharamsala, sede del governo tibetano in esilio, ha spiegato che un ordine che vieta ai manifestanti di lasciare l'area è stato deciso dal governo indiano. Più di mille dimostranti hanno sfilato a Nuova Delhi, alcuni di loro avvolti in garze sporche di sangue finto e con la sagoma degli anelli olimpici al collo , a rappresentare delle fiaccole olimpiche insanguinate.
Il Dalai Lama ha poi denunciato con forza la repressione cinese in Tibet, con dichiarazioni insolitamente dure. Il premio Nobel per la Pace 1989 e leader spirituale dei tibetani ha attaccato le «enormi e inimmaginabili violazioni dei diritti umani» commesse dalla Cina in Tibet, che arrivano a «negare la libertà religiosa», ha detto Tenzin Gyatso.

Alessandra ha detto...

Un nuovo Gruppo di Tibetani dà inizio alla seconda fase della marcia
15 marzo [www.italiatibet.org]

Alle 10.00 della mattina è iniziata da Dehra la seconda fase della "Marcia Verso il Tibet". Tensione altissima. Le tragiche notizie provenienti dal Tibet rendono la determinazione dei tibetani in India totale. Ci sono circa cinquanta marciatori, forse di più. Molti monaci e monache ma anche diversi laici. Alla testa del corteo ci sono Chimi Yungdrung e Lhakpa.
Le cinque organizzazioni che hanno indetto la "Marcia" sono assolutamente convinte che è il momento di andare avanti e di non fermare assolutamente la "Marcia Verso il Tibet" in India nonostante la richiesta di Samdhong Rinpoche.
I cento marciatori arrestati nei giorni scorsi hanno fatto sapere che non appena rilasciati riprenderanno a marciare.

I marciatori sono arrivati, nel tardo pomeriggio, nella cittadina di Shalja, a 55 chilometri dal confine dello stato dell'Himachal Pradesh, dove trascorreranno la notte.
Giungono notizie di una incredibile copertura mediatica a livello internazionale, sia degli avvenimenti tibetani sia della "Marcia", cosa che rincuora enormemente i marciatori.

- Associazione Italia-Tibet (www.italiatibet.org)
- Campagna di Solidarietà con il Popolo Tibetano (www.dossiertibet.it)
- Il Sentiero del Tibet (www.ilsentierodeltibet.it)
- Giotibet (www.giotibet.com)

Alessandra ha detto...

La marcia continua
16 marzo
[dossiertibet.it]

Lo spirito dei marciatori è altissimo. Giungono continuamente dal Tibet notizie di manifestazioni e sollevazioni. Oggi centinaia di studenti hanno marciato nel Tibet orientale, scontri (e purtroppo anche morti) nella contea di Ngapa, manifestazioni nella contea di Regbong. Mai, dopo il 1959, il popolo tibetano aveva manifestato con questa forza la propria ribellione al colonialismo cinese. Qui in India, la "Marcia" si è fermata questa sera a una trentina di chilometri dal confine dello stato dell'Himachal Pradesh che dovrebbe essere attraversato martedì.
Come dicevo lo spirito dei marciatori è altissimo. Si rendono conto di essere il punto di riferimento della protesta tibetana fuori dal Tibet e di come questo sia importante. Ovviamente c'è molta preoccupazione per quanto potrà avvenire a Lhasa lunedì notte alla scadenza dell'ultimatum di Pechino e per tutti coloro che sono stati arrestati e che in queste ore vengono torturati nelle carceri cinesi. Di converso qui in India la situazione sembra essere buona e non ci si aspettano interventi repressivi da parte della polizia indiana, almeno fino al confine dell'Himachal Pradesh.

Karma C.
corrispondente dalla "Marcia Verso il Tibet"

Alessandra ha detto...

raggiunto il villaggio di Baddal
19 marzo


La “Marcia Verso il Tibet” ha raggiunto il villaggio di Baddal senza trovare alcun ostacolo da parte della polizia. Anzi, un sub ispettore e quattro agenti scortano i marciatori con il compito di proteggerli se si presentasse l’eventualità di contestazioni. Hanno detto che, a causa della incredibile copertura mediatica internazionale, il Governo indiano non vuole che si verifichino incidenti di sorta. Quindi rinnovo l’appello a tutti i sostenitori del Tibet a tenere più che mai desta l’attenzione su questa “Marcia” e su quello che significa per la causa tibetana. Siamo a circa una trentina di chilometri dopo il confine e tutto sta procedendo bene, passeremo qui la notte.

Karma C.
corrispondente dalla “Marcia Verso il Tibet”

Alessandra ha detto...

Segnalo una petizione per il Tibet, promossa da Avaaz, un sito che fa pressione sui governi, raccogliendo milioni di firme. Vi apparirà il sito in inglese, ma esiste una sezione in italiano. http://www.avaaz.org/

Anche il sito di Amnesty offre notizie sul tibet e propone un appello per 15 monaci arrestati di cui non si hanno più notizie. http://www.amnesty.it/home/index.html

Alessandra ha detto...

La marcia normalizzata, forse finita
25 marzo
[www.giotibet.com]

"[...] la prima parte della Marcia Verso il Tibet è terminata ieri. Oggi prosegue sotto una nuova forma e con nuovi contenuti verso Delhi, guidata dal Comitato di Solidarietà. Le cinque NGO organizzatrici dicono che la Marcia Verso il Tibet è solamente sospesa per un mese e che poi riprenderà. Spero con tutte le mie forze che sia vero. Ritengo che molto dipenderà anche dal sostegno internazionale, chiaro ed esplicito, che arriverà loro dalla comunità tibetana e dai gruppi di sostegno al Tibet. Penso che si tratti forse della più importante iniziativa mai messa in piedi dai tibetani e sarebbe una tragedia che non riprendesse fra un mese più determinata e decisa di prima. Il mio compito è quindi terminato e torno a Delhi tra pochi minuti. Vorrei inviare un sentito ringraziamento a tutti i siti e i gruppi a nome dei quali ho inviato questi mie brevi corrispondenze e che mi hanno consentito di seguire questa prima parte della Marcia Verso il Tibet. Grazie veramente di cuore a tutti."

Karma C.
corrispondente dalla "Marcia Verso il Tibet"