martedì 26 ottobre 2010

Pillole di saggezza... a fumetti






Dice lo zen


Carissimi amici blognauti, avevo già segnalato questo libro un po' di tempo fa....
In queste ultime settimane mi è tornato tra le mani e ho avuto occasione di rileggerne alcune parti... ve lo consiglio!!!


Dice lo zen
di Tsai Chih Chung (Feltrinelli 2006)

Un maestro orientale del disegno a fumetti, alle prese con i maestri della parola Zen, presenta i principi fondamentali della meditazione buddhista. Più di duemila anni fa un famoso saggio taoista, di nome Chuang Tsu, scrisse un libro. Tsai Chih Chung, un giorno, lo ha illustrato.
È nato così un libro a fumetti che espone con serietà, rigore e chiarezza un’antica profonda sapienza tuttora vivissima. La difficile lingua del cinese classico, usata nei testi buddhisti risalenti al settimo secolo, è stata tradotta in una lingua moderna e agile; la filosofia Zen, a partire da quella più arcaica fino all’epoca moderna, di Cina, Corea e Giappone, è stata trasposta in immagini.
Immagini bellissime, di qualità, che sanno reinventare e raccontare, lasciando il giusto spazio alla meditazione.
Dice lo Zen è diventato un bestseller a Taiwan e ben presto la sua popolarità si è estesa a tutto il mondo.
È stato pubblicato per la prima volta in “Universale Economica” nel 1999.

mercoledì 29 settembre 2010

Esplorare il mondo ... ad oriente





Festival della letteratura di viaggio


Da Marco Polo a Kapuscinski. E poi, in ordine sparso e tanto per dare un'idea: Gogol, Stendhal, Flaubert, Fitzgerald, Hemingway, Soldati, Calvino, Moravia, Pasolini, Maraini, Borges. E, ovviamente, Chatwin. Quale sarebbe la nostra idea di mondo senza la rappresentazione che ne hanno fatto i grandi viaggiatori- scrittori?
Il Festival della Letteratura di Viaggio, dal 30 settembre al 3 ottobre a Palazzo Esposizioni e a Villa Celimontana a Roma, rende un doveroso omaggio non solo a questo particolarissimo tipo di letteratura, ma ai tanti tipi di narrazione - dalla fotografia alla musica, al teatro - che, esondando dal perimetro della narrativa "scritta", compongono una mappa preziosa per decifrare il nostro "universo terreno".

Sul tema scelto per questa edizione, "Verso Oriente, il Levante", si compongono quattro giorni di eventi e si potrà parlare di luoghi come Alessandria d'Egitto, Salonicco, o del nostro Levante (la Puglia); di viaggi filosofici e archeologici, di pellegrinaggi, di teatro (con l'Odissea in quattro lingue e letture su Ipazia e Gertrude Bell), delle battaglie di Lepanto e Gallipoli, del viaggio del babà, della memoria di Adriano. Ci saranno poi reading nelle biblioteche, performance letterarie delle persone-libro, letture per bambini, passeggiate in villa, laboratori di scrittura e fotografia di viaggio, incontri con tanti e diversi tipi di viaggiatori.

In programma 2 mostre, 4 lezioni (geopolitica, geografia, musica, giornalismo), 3 premi ("Parole in corsa", "Movimenti" e "La Navicella d'Oro"), 5 video-interviste esclusive a Claudio Magris, Amos Oz, Paolo Matthiae, Gianrico Carofiglio, Gabriele Salvatores e oltre 20 incontri con più di 50 ospiti, viaggiatori e narratori a diverso titolo: scrittori, geografi, storici, filosofi, archeologi, cineasti, giornalisti, fotografi, architetti, attori, musicisti, illustratori.
Il Festival si svolge principalmente in due luoghi: Villa Celimontana (nei giardini e nelle sale di Palazzetto Mattei) e Palazzo delle Esposizioni (nello Spazio Fontana e in Sala Cinema).
A Villa Celimontana (via della Navicella 12), la sede della Società Geografica Italiana verrà trasformata in una sorta di "casa del viaggio" e vi si svolgeranno la maggior parte degli eventi e la mostra "Cose Turche. Racconti dei viaggiatori italiani tra XVI e XX secolo" (dal 30 settembre fino 3 ottobre 2010).
Palazzo delle Esposizioni ospita, invece, nello Spazio Fontana "
Grande Venezia. Terre e genti fino a Istanbul e Alessandria" mostra di carte geografiche di ieri e fotografie di oggi (dal 30 settembre al 24 ottobre 2010 e nella Sala Cinema la rassegna "Da Marrakech a Puerto Escondido, viaggio nel cinema di Gabriele Salvatores" in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale (sabato 2 e domenica 3 ottobre 2010).
Oltre alle due sedi principali, il Festival si svolge anche al Tempio di Adriano (piazza di Pietra)con un ciclo di incontri (venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 ottobre 2010) e coinvolge inoltre le Biblioteche di Roma.


Per il calendario completo delle iniziative è possibile consultare il sito www.festivaletteraturadiviaggio.it.

mercoledì 8 settembre 2010

International Nordic Walking Festival



è operativo il sito della manifestazione
http://www.nordicwalkingfestival.it/


qui è possibile consultare il programma (sempre aggiornato), conoscere i personaggi che saranno presenti durante questi tre giorni che si preannunciano indimenticabili, iscriversi alle varie attività e avere le informazioni su alloggiamenti e spostamenti

NON MANCATE!!!!!

giovedì 19 agosto 2010

Giro del mondo in 80 giorni




Zero Race 2010


Il sogno di Giulio Verne, circumnavigare il mondo in 80 giorni, è realtà già da tempo, ma oggi si arrichisce di un esperimento in più... un viaggio senza emettere gas nocivi per l'atmosfera.

Il 16 agosto è partito da Ginevra il giro del mondo in sella a mezzi di trasporto alimentati da energie rinnovabili. Quattro team di altrettanti continenti stanno dando vita ad una manifestazione meglio conosciuta come Zero Emission Race ... un viaggio che sarà più che una gara: una passerella per le tante possibilità future che le energie rinnovabili ci offrono, nel tentativo di far diventare l’industria dei trasporti (e non solo) più pulita.

L'idea di dare vita a questa avventura è di Louis Palmer che non è nuovo a questo genere di viaggi: già nel 2008 egli riuscì infatti a compiere il giro del mondo con un'auto elettrica in 534 giorni. "La mia impresa - ha detto Palmer - voleva dimostrare che con le energie rinnovabili si possono ottenere importanti risultati e oggi, dopo quel record, ho voluto realizzare qualcosa che richiamasse nuovamente l'attenzione del mondo sul problema".

E così ecco il via alla gara.
Partite dalla centralissima piazza delle Nazioni a Ginevra, le quattro squadre provenienti da Svizzera, Germania, Corea del Sud e Australia, stanno attraversando la Svizzera, quindi toccheranno l'Austria, punteranno sulla Russia e da qui si muoveranno verso Shanghai. A quel punto le macchine verranno imbarcate alla volta di Vancouver, in Canada, da dove scenderanno attraverso gli Stati Uniti e poi giù fino a Cancun, in Messico, dove a novembre-dicembre i partecipanti faranno tappa alla Conferenza sul clima delle Nazioni Unite.
Da qui, ancora in nave, raggiungeranno il Portogallo, a Lisbona, e completeranno il giro nel resto d'Europa per rientrare a Ginevra, dove l'arrivo è previsto per gennaio 2011.
In totale gli equipaggi attraverseranno 16 nazioni del mondo per un totale di 30.000 chilometri.

I requisiti per l'iscrizione del veicolo prevedono che questo sia alimentato da energia elettrica, porti un minimo di due passeggeri, sia capace di coprire almeno 250 chilometri a una velocità media di almeno 80 kmh e sia in grado di percorrere almeno una distanza di 500 chilometri al giorno con un tempo di ricarica di quattro ore.
L'energia prodotta dalle autobili viene in realtà creata nei paesi di provenienza di ciascuna autovettura, e viene convogliata sulla macchina elettrica durante le fasi di sosta.
Un esempio per tutti: una delle vetture - la sudcoreana Yebbuyana - consumerà 84,7 watt/ora per km e per l'intero percorso il team avrà bisogno di 2,54 mwatt/ora; questa energia è stata prodotta da pannelli fotovoltaici nella regione di Geonnam in Corea del sud in meno di 2 giorni ed è stata quindi stivata in varie batterie che seguiranno la macchina lungo il suo viaggio intorno al mondo.


www.zero-race.com

lunedì 16 agosto 2010

Fotografia ... volontaria




Uno scatto per cambiare il mondo


Non sempre, ma la storia della fotografia ci insegna che spesso uno scatto può cambiare il mondo... ancor di più oggi dopo la nascita del network Shot4change, la rete internazionale dei volontari della fotografia nata un anno fa dalle macerie dell'Aquila e oggi diffusa in tutto il mondo.

Il suo fondatore, Antonio Amendola, funzionario pubblico e amante della fotografia, ricorda l'esordio con incredulità.... Era andato in Abruzzo e si aggirava tra le macerie del terremoto sentendosi impotente. Un suo amico, medico, era in corsia ad aiutare i feriti. "E io? Cosa potevo fare io che non sono un medico, un infermiere, un vigile del fuoco? Ho pensato che anche la fotografia poteva aiutare chi stava soffrendo, poteva essere testimonianza ma anche veicolo di fondi. Ho organizzato un workshop fotografico a Bari e il denaro dei partecipanti è stato devoluto in beneficenza all'ospedale di Coppito, devastato dal sisma".
Tornato a Roma ha fondato un network che, scatto dopo scatto, sta reinventando la fotografia sociale; il messaggio è semplice: "Racconta con le immagini storie locali per cambiare il
mondo, condividile e falle circolare".

In un anno hanno aderito più di 120 fotografi, sparsi per i 4 continenti: tra di loro maestri come Ed Kashi, vincitore di World Press Photo e firma del National Geographic, o reporter di frontiera come Gabriele Torsello, rapito in Afghanistan nel 2006.
A volte i volontari della fotografia scendono in campo per realizzare servizi fotografici a sostegno di chi non ha i mezzi per pagare un professionista, come ad esempio è accaduto a Casalecchio di Reno dove per cinque giorni il team dei fotografi bolognesi di Shoot 4 Change ha seguito i mondiali antirazzisti scovando la squadra iraniana che andava in campo nel nome di Neda, il simbolo della Rivoluzione verde.
Alla vigilia dei mondiali, un altro volontario (il fotoreporter Alfons Rodriguez di Barcellona) ha attraversato l'Africa alla ricerca di scatti che partendo dal calcio parlassero di integrazione sociale e razziale, lotta all'Aids e alla discriminazione sessuale.
Il bengalese Sheikh Rajibul Islam ha aderito al network mostrando la povertà, la disperazione che ha portato un popolo, in questo caso di fede musulmana, a fuggire dalla propria terra per cercare asilo e condizioni di vita più umane.
E ancora... Beb C. Reynol, docente del Photographic Center Northwest di Seattle, ha documentato le condizioni di lavoro di 150 uomini impegnati in una miniera di carbone in Afghanistan; Claudio Genghini ha seguito per 160 chilometri gli himalayani che si guadagnano da vivere portando pesi enormi sulle spalle, legati con cinghie di fortuna; Antonio Marcello - che non è un professionista, ma organizza per la Uisp iniziative sportive con finalità sociali - ha documentato il primo Vivicittà, manifestazione di corsa che veicola messaggi di pace, per l'ambiente e il cambiamento sociale, a Kinshasa, Congo.
Al Cairo, invece, è lo stesso Antonio Amendola ad avere scattato foto in aiuto degli abitanti della città dei morti, il cimitero monumentale abitato da circa 800.000 persone, uno degli slums più grandi del mondo.

Le idee nascono dal locale e crescono in rete "come una wikipedia della fotografia ... chi scatta rinuncia all'obiettività ed entra in contatto con i suoi soggetti", spiega Amendola.... "forse non avremo cambiato il mondo con uno scatto, ma come ci hanno detto le persone ritratte, almeno abbiamo cambiato la loro giornata".

lunedì 9 agosto 2010

Stelle cadenti






Con il naso in su


Martedì 10 agosto sarà la Notte di S. Lorenzo, ovvero la Notte delle stelle cadenti durante la quale (stando appunto con il naso in su) sarà possibile ammirare un doppio spettacolo celeste.
La pioggia luminosa di meteore - che quest'anno si annuncia fittissima e straordinaria per la sua visibilità - sarà preceduta al tramonto da un fenomeno insolito: tre pianeti uno accanto all'altro, apparentemente vicinissimi, a formare un piccolo triangolo all'orizzonte.

Lo sciame di meteore - chiamato anche Lacrime di San Lorenzo perchè si infrange nell'atmosfera della Terra in concomitanza con l'anniversario della morte del santo - in realtà sarà visibile già da questa sera e per i prossimi 6-7 giorni ma il picco di intensità è previsto il 13 agosto, poco prima dell'alba, quando si potrebbero contare diverse decine di stelle cadenti all'ora, forse anche un centinaio, di luminosità media e più brillanti.
"A differenza dello scorso anno - spiega Gianluca Masi, astrofisico del Planetario di Roma e responsabile del progetto Virtual Telescope - il picco cadrà di notte e non di giorno, inoltre la Luna, praticamente assente, non ancora al primo quarto, non porterà alcun disturbo col suo chiarore".

Quest'anno vi sarà anche una coincidenza astronomica molto rara: in queste sere di agosto, al tramonto, è possibile osservare - guardando in direzione ovest - Venere, Marte e Saturno che formano un piccolo triangolo nel cielo. Il 12 e il 13 agosto, l'incontro crepuscolare, spiegano gli esperti dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), vedrà l'ingresso in scena di un quarto ospite, un falcetto di Luna nella sua fase crescente. Lo spettacolo celeste il 12 agosto farà così da preludio al massimo di intensità dello sciame meteoritico.

Il consiglio classico è quello di recarsi in zone poco illuminate, possibilmente sulle alture, e guardare verso est, in direzione della costellazione di Perseo alla quale le perseidi devono il loro nome perchè le scie luminose sembrano provenire da un punto (il cosiddetto radiante) collocato nella costellazione di Perseo. Se si vuole godere pienamente dello spettacolo, però, sarà meglio concentrare le osservazioni nella seconda parte della notte quando il fenomeno apparirà più visibile perchè il radiante sarà più alto nel cielo e la Terra sembrerà andare incontro allo sciame di polveri e particelle lasciato lungo la sua orbita dalla cometa Swift Tuttle.

Come ogni anno, per la notte delle stelle cadenti sono state organizzate manifestazioni e serate osservative in tutta Italia.
La più conosciuta è sicuramente Calici di Stelle in programma il 10 agosto, un'iniziativa di Città del Vino e Movimento turismo del vino in collaborazione con l'Unione Astrofili Italiana.
La Lipu aprirà durante la notte 6 oasi e riserve, con visite e osservazioni guidate da astrofili.
Notti all'insegna delle stelle cadenti anche in alcune oasi WWf, parchi nazionali e musei come il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e nel museo civico di Rovereto che aprirà al pubblico l'Osservatorio di Monte Zugna.

Per avere maggiori dettagli ed informazioni è possibile leggere un programma di eventi su La Repubblica - Viaggi.

venerdì 6 agosto 2010

Dialogo silenzioso ...

... lei ed io

cammino e guardo la grandezza che c’è intorno a me
ne respiro il profumo, ne sento il silenzio
cammino e il passo mi è dolce
sento crescere il battito del cuore, la fatica
la salita mi aiuta ad ascoltare la sua voce
è un dialogo silenzioso il nostro …


sono in cima e scorgo l’infinito
ho mille sentieri davanti a me, mille strade, mille possibilità
la mente si apre, i ricordi si intrecciano,
i pensieri corrono veloci, le idee si inseguono
tutto sembra possibile … e anche molto di più


cammino e in discesa il pendio si fa lieve
lei è lì, con me, e il nostro parlare continua
nel silenzio dei boschi,
nel profumo del fieno appena colto,
nell’alternarsi dei colori dell’estate


tutto si illumina e si riempie di luce
e la sua magia mi abbraccia
resto lì … quasi sospesa tra la leggerezza del cielo e la forza della terra
guardo … osservo … sento


incontro un falegname nella sua bottega
è un artista del legno … lo accarezza, lo sente, lo trasforma
ma per oggi ha finito: ha riposto gli attrezzi …
è l’ora del riposo


già … è l’ora della quiete …
anche la mia giornata, il mio cammino, volgono al termine
le luci si abbassano, i colori si attenuano
siamo lì … io e lei … lei ed io … sole!
ripongo lo zaino, spazzolo gli scarponi


è l’ora dei saluti …
CIAO MONTAGNA!!!!

lunedì 2 agosto 2010

Carovana delle Alpi




Legambiente lungo l'arco alpino


È partita la nuova campagna di Legambiente - realizzata in collaborazione con il ministero dell'Ambiente - per fare l'annuale check-up dell'arco alpino con un'attenzione particolare al tema della biodiversità e lo stato di salute dell'arco alpino, per accendere i riflettori sul consumo di suolo, la cementificazione selvaggia e il turismo pirata.

I riconoscimenti consegnati dalla IX spedizione della "Carovana delle Alpi"sono stati 9 bandiere nere e 9 verdi per denunciare le situazioni più gravi di degrado e cementificazione, ma anche per segnalare le buone pratiche sulle Alp la campagna di Legambiente.
La Carovana inizia il suo viaggio con un ricco calendario di trekking, escursioni e dibattiti pubblici che fino ad ottobre si svolgeranno nelle principali località alpine.
La spedizione, oltre a consegnare le bandiere nelle mani degli interessati, raccoglierà segnalazioni, denunce di degrado, e terrà accesi i riflettori sulle possibilità di turismo sostenibile in montagna.

Le bandiere nere. Tra le cause dei vessilli neri, assegnati da Legambiente ai "nemici" delle Alpi, resta al primo posto la speculazione edilizia che, in nome del turismo, apre possibilità e spazi per la cementificazione d'alta quota. E' il caso della regione Valle D'Aosta che conquista la bandiera nera grazie a leggi regionali (definite "scellerate") per ampliare di ben il 40%, alberghi, bar e ristoranti, compresi quelli che sorgono in zone tutelate, ma anche per trasformare la ricettività turistica in più banali seconde case.
Episodi speculativi sempre per eccesso di "liberismo del cemento" sono anche quelli registrati in Lombardia, dove le bandiere nere vanno al comune di Castione della Presolana (Bg) che ha adottato un PGT con 300.000 metri cubi di aree edificabili e a Foppolo che ha in animo un enorme investimento in seconde case. Due bandiere nere vengono assegnate anche in Piemonte: al comune di Acceglio (Cn) per il danno ambientale e idraulico arrecato al torrente e alla borgata storica di Chiappera e a Casalborgone (To) per aver dato la possibilità di organizzare attività con veicoli fuoristrada in un sito di interesse comunitario (Bosco del Vaj e Bosc Grand).
Vessilli neri anche in Friuli Venezia Giulia: uno è andato alla società Edipower per il progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago, che devasterebbe il lago naturale di Cavazzo, mentre l'altro è stato consegnato alla Regione per l'ipotesi di realizzare un'arena da 5mila posti per lo sci di fondo sul Monte Zoncolan, già ampiamente sfruttato. Infine, per il Veneto, la bandiera nera va al comune di Sant'anna D'Alfaedo (Vr). E purtroppo, quest'anno, nell'elenco delle bandiere nere compare anche il nome di un famoso sportivo italiano, Giorgio Di Centa, per aver scalato il ghiacciaio del Parco Nazionale dello Stelvio a bordo di un trattore, un atto di scarso rispetto per la montagna.
"La biodiversità alpina è minacciata dagli effetti del cambiamento climatico e delle trasformazioni del territorio - spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - ma fenomeni come il ritorno dei grandi predatori, dal lupo, all'orso, alla lince, indicano le Alpi come un sistema vivo e dinamico, che richiede appropriate politiche di gestione del territorio. Per questo siamo estremamente preoccupati dai tagli annunciati alle aree protette e pensiamo debbano essere sviluppate strategie territoriali più sostenibili di quelle del recente passato".

Le buone pratiche. Ma Legambiente non si limita alla denuncia. La Carovana infatti percorre le Alpi anche alla ricerca di quanti sviluppano progetti di tutela e salvaguardia della più grande catena montuosa d'Europa. E sono nove i riconoscimenti positivi, assegnati quest'anno ai progetti che hanno messo in campo politiche virtuose. In molti di questi casi amministratori e cittadini si sono fatti carico dei bisogni della propria comunità e hanno saputo interpretarli in modo creativo, riuscendo a incrociare il desiderio di sviluppo sociale e civile con la conservazione degli ambienti naturali più preziosi, quelli che, se preservati, sostengono l'identità e la coesione di una comunità.
La bandiera verde più importante è stata consegnata nel Parco Alpi Marittime al Centro Faunistico "Uomini e Lupi", interamente dedicato al lupo. Il progetto è di enorme rilevanza e non solo perché è il primo a livello italiano, ma soprattutto perché dà la giusta attenzione al rapporto che il predatore ha con l'uomo. Un'altra bandiera verde che si distingue per l'efficacia del progetto è andata alla Cooperativa "Donne di Montagna" di Ornica (Bg) in Lombardia. La motivazione è semplice: le "Donne" di Ornica hanno saputo sviluppare un'idea coinvolgente di albergo diffuso e di sviluppo fondato sulla valorizzazione delle risorse culturali e umane, reagendo dinamicamente allo spopolamento di un paese di montagna.
Da segnalare i riconoscimenti verdi che sono stati consegnati per il lavoro svolto sul tema delle rinnovabili e dell'efficienza energetica. A fregiarsi in questo caso della bandiera di Legambiente sono stati, in Valle D'Aosta, il comune di Saint-Denis (Ao), in Lombardia, il comune di Rovetta (Bg) e in Liguria Molini di Triora (Im), ma anche iniziative private, come quella della casa ecologica 'a km zerò di Prato Carnico (Ud).

Articolo di Monica Rubino, pubblicato su La Repubblica on line (sezione Ambiente) del 31 luglio 2010