venerdì 27 febbraio 2009

Nucleare?????? NO grazie!



NO al nucleare!!!

NO, lo grido con forza....

perchè il nucleare fa male (non esiste quello "sicuro") ...

perchè il nostro paese non ne ha bisogno... ricco come è di altre forme di energia pulita (il sole, il vento, le acque e risorse del sottosuolo, ...

perchè per avere poche risorse (soldi) oggi (e neanche siamo sicuri di questo), ipotechiamo la vita nostra e dei nostri figli domani ....

perchè chi ci governa sta preparando una legge per darci la vita (con un sondino infilato a forza nel nostro corpo) anche quando vorremmo essere lasciati in pace e poi ci toglie la stessa vita con le centrali nucleari vicino casa (anche se la distanza, in questi casi, è sempre relativa) ...

perchè già alla fine degli anni '80 il nostro paese, in maniera democratica, ha già detto NO!

Amici blog-nauti facciamo sentire... è della nostra vita e del nostro bel paese che si parla.
Firmate la petizione che allego, andando al sito http://petizione.perilbenecomune.org/


PETIZIONE POPOLARE
NON ABBIAMO BISOGNO DEL NUCLEARE
Al Presidente della Repubblica,
Al Presidente del Senato,
Al Presidente della Camera Deputati,
Al Presidente del Consiglio,
Ai Parlamentari tutti

Noi cittadini e cittadine italiane, visto il “Piano Triennale per lo Sviluppo”, approvato dal Consiglio dei Ministri, che lancia “il ritorno all’energia nucleare”, facciamo presente che:
a. Il popolo italiano ha votato a larghissima maggioranza, con i 3 referendum del 1987, l'uscita definitiva dell'Italia dall'avventura nucleare, come hanno deciso anche Austria e Polonia (che non hanno avviato le loro centrali già costruite), Danimarca, Grecia, Norvegia e Irlanda (che hanno rinunciato alla loro costruzione), Germania, Belgio, Olanda, Spagna e Svezia (che hanno deciso di non costruire più centrali nucleari nel loro territorio, puntando sulle energie rinnovabili).
b. Il nucleare non ci libera dalla dipendenza dall'estero: l’uranio è una fonte esauribile; per far funzionare le centrali dovremmo importarlo e il suo prezzo sta salendo ancora più rapidamente del petrolio: dal 2001 al 2007 si è moltiplicato per dieci.
c. Non esiste il nucleare “sicuro” e “pulito”: i reattori di “quarta generazione” sono previsti tra 25-35 anni (dopo il 2030, attorno al 2040); intanto il governo vuole costruire centrali di “terza generazione” che non hanno risolto né il problema della sicurezza ( non c'è solo Cernobyl, ma decine di incidenti gravissimi come quelli che hanno provocato 7 morti nelle centrali giapponesi tra il 1995 e il 2005) né di come smaltire le scorie che restano radioattive per centinaia e migliaia di anni.
d. La strada maestra sono le energie rinnovabili: Germania, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca e tanti altri stati, europei e non, si stanno liberando dalla schiavitù del petrolio investendo grandi risorse sull'energia solare termica, fotovoltaica e a concentrazione, sull’energia eolica e sul risparmio e razionalizzazione degli attuali consumi. In Italia basterebbe coprire di pannelli fotovoltaici solo lo 0,1% (un millesimo) del territorio nazionale (utilizzando un decimo di tetti, pensiline, barriere autostradali ecc.) per soddisfare il 20% del fabbisogno nazionale di energia elettrica.
e. Il nucleare è fuori mercato, vive grazie a sovvenzioni statali e militari: Le stime Usa per i nuovi impianti danno il costo del kWh nucleare a 6.3 cent, addirittura il 20% in più dei 5,5 cent del gas o 5,6 del carbone (anche questi, peraltro, dannosi per la salute e l’ambiente). Per questo negli Usa, nonostante gli enormi incentivi stanziati da Bush, nessun privato ci investe dal 1976. L'unico reattore in costruzione in Europa è in Finlandia, perchè quello stato carica sul proprio bilancio (dei contribuenti) smaltimento delle scorie e smantellamento finale della centrale (che costa quasi come la costruzione). Gli altri 8 stati che, nel mondo, investono nel nucleare, lo fanno, quasi tutti, per produrre anche materia prima per le bombe: Cina, India, Russia, Pakistan, Giappone, Argentina, Romania e l'Iran, attualmente nel mirino degli Usa, perchè non è suo alleato.

Perciò chiediamo ai massimi rappresentanti di Stato e Parlamento di non tradire la volontà popolare e non imboccare, con i nostri soldi, questo costosissimo vicolo cieco.

giovedì 26 febbraio 2009

Ferrovie dimenticate


Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate

Domenica prossima, 1 marzo 2009, ricorre la seconda edizione della Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, organizzata da Italia Nostra, Società Geografica italiana e Greenways, sotto l'egida di Co. Mo. Do. (Comitato Mobilità Dolce per il recupero delle tratte dismesse).

L'obiettivo è quello di riconvertire le linee minori della rete italiana - molto interessanti sul piano paesaggistico - al riutilizzo come percorsi di mobilità alternativa, prima di tutto per le biciclette.
La Giornata è stata pensata anche per tramandare alle giovani generazioni il valore e l'importanza della ferrovia come mezzo di trasporto sostenibile, promuovere la conoscenza del patrimonio storico delle ferrovie italiane, incentivare l'uso della ferrovia come vettore della mobilità dolce (treno + bici, trenotrekking ecc.).

Oltre 60 eventi si svolgeranno durante la giornata, dal Piemonte alla Sicilia, e saranno tutti dedicati alla riscoperta del ricco patrimonio ferroviario presente nel nostro paese: escursioni a piedi e in bicicletta su tratte ferroviarie in abbandono, viaggi con convogli speciali, visite guidate agli impianti, mostre fotografiche, presentazioni di libri, incontri e dibattiti.

L'elenco completo degli appuntamenti e dei contatti è consultabile sul sito www.ferroviedimenticate.it.

venerdì 13 febbraio 2009

Nordic Walking urbano


Nordic Walking alla scoperta dei quartieri di Roma: l'Eur

Sabato 14 febbraio, approfittando anche delle previsioni meteo, il Walking Center Roma organizza una nuova passeggiata... questa volta ci cimenteremo con un vero e proprio Nordic Walking urbano e andremo a scoprire la zona dell'Eur!
Abbiamo scelto questo quartiere per aprire una serie di passeggiate urbane illustrate perchè rappresenta un episodio atipico all’interno del panorama urbano della città. È, infatti, un paesaggio urbano unico dove si mescolano costruzioni tipiche del periodo fascista ad architetture moderne testimonianze dell’attuale panorama culturale.

Cammineremo per le strade e per i parchi di questo quartiere, cercando di captarne l’impianto urbanistico (e le regole che distribuiscono i vari spazi) e scoprendone gli edifici più importanti:dal Palazzo della Civiltà del Lavoro alla Basilica dei SS. Pietro e Paolo, dal Palazzo dei Congressi di Adalberto Libera alla zona del laghetto sportivo, dal complesso sportivo delle Tre Fontane al Palazzo delle Poste, gli Edifici per le Forze Armate, il Museo della Civiltà Romana, alla zona dove si sta costruendo la “nuvola” del nuovo Centro Congressi dell’architetto Massimiliano Fuksas.

Appuntamento: ore 14.30 a piazzale Konrad Adenauer (di fronte caffé Palombini) - per chi prevede di arrivare con i mezzi pubblici, si consiglia la fermata “Eur Magliana” della Linea B della metropolitana; una volta usciti dalla stazione si può prendere il sottopasso e fare 5 minuti a piedi, nel parco, lungo viale del Turismo.
Durata: 1h 45 minuti circa intervallata da esercizi di tonificazione
Quota di partecipazione: 7,00 €

giovedì 12 febbraio 2009

M'Illumino di Meno





Giornata nazionale del risparmio energetico

Per il quinto anno consecutivo Caterpillar, il noto programma di Radio2 in onda tutti i giorni dalle 18 alle 19.30, lancia per il 13 febbraio 2009 M'illumino di meno, una grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.
Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e Solibello chiederanno nuovamente ai loro ascoltatori di dimostrare che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio.

L'invito rivolto a tutti è quello di spegnere le luci e tutti i dispositivi elettrici non indispensabili domani - 13 febbraio - dalle ore 18.


Nelle precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato milioni di persone impegnate in un’allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio.
Lo scorso anno il “silenzio energetico” coinvolse simbolicamente le piazze principali in Italia e in Europa: a Roma il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l’Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a Bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala ma anche Parigi, Londra, Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo, Sofia, Palma de Mallorca, Lubiana si sono “illuminate di meno”, come altre decine di città in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Romania.

ADERISCI A M'ILLUMINO DI MENO!

lunedì 9 febbraio 2009

Cosa è viaggiare...



Le nuove frontiere del viaggiare

Viaggiare senza meta o viaggiare inseguendo sogni e sensazioni particolari, uniche, diremmo anche.... strane!
Ci sono turisti che partono alla ricerca dell'ululato dei lupi; altri che "vanno a caccia" di alberi rari.

Ci sono persone che quando vanno in vacanza scendono nel buio di antiche miniere oggi non più produttive oppure "alloggiano" in hotel subacquei in fondo al mare.
Non ci sono limiti... tutto è ormai raggiungibile con un semplice biglietto: si può viaggiare su carrozze gitane, andare alla ricerca di tornado, prendere il sole su spiagge artificiali o andare nei boschi per vedere il foliage, le foglie che cadono .

In un recente libro - Tutti i colori del verde. Cartografia dei turismi vocazionali e delle passioni per la natura (Franco Angeli) - Andrea Pollarini (presidente della Scuola Superiore del Loisir) delinea le nuove frontiere del turismo, gli scenari dei Grand Tour contemporanei che ci mettono di fronte alla realtà che non è tanto più la meta che interessa un viaggiatore, quanto le sensazioni e le emozioni che esso prova in quel determinato viaggio.
"Il nuovo turista non consuma più delle destinazioni, in quanto tali, ma piuttosto delle esperienze" spiega Andrea Pollarini; "la vacanza è diventata soprattutto un' occasione per esprimere un interesse specifico o per dare corpo a una passione. Così più che l'esplorazione di un luogo, è la costruzione del sogno uno degli obiettivi principali della nuova offerta turistica".

Sempre più spesso i tour operator predispongono un catalogo di offerte (di emozioni) destinato a viaggiatori accomunati dagli stessi interessi. Le dimore atipiche messe a disposizione da un consorzio che offre mulini ad acqua trasformati in alberghi; oppure Living in the city, un tour operator che organizza viaggi nel passato alla ricerca di luoghi e personaggi che hanno lasciato un segno; o ancora il turismo fluviale per vacanze rigorosamente senza fretta e gli hotel silenziosi per chi vuole sfuggire al mondo frenetico. Per gli amanti della natura estrema, ma bisognosi di lusso, esistono invece gli Ecolodge, spazi suggestivi ma rigorosamente ecocompatibili sia che si trovino nelle regioni selvagge africane o nella foresta pluviale australiana.
E poi girando girando troviamo anche i viaggi virtuali dove "veri pionieri" dimostrano come sia proprio il viaggio inteso come spostamento fisico ad essere sorpassato.

Ed è qui che la mia perplessità cresce e comincio a pormi tante domande....
È corretto cercare di salvare i turisti alla ricerca di "sensazioni forti" che vanno in paesi pericolosi (per essere ad esempio lì rapiti) o a "caccia di tornado" o ancora alla ricerca di slavine?
È viaggio quello fatto di fronte al computer, navigando sì... ma in maniera virtuale sul web, vedendo città e posti sconosciuti sì.... ma non sentendone i profumi, non assaporandone i gusti, non scambiandosi informazioni con gli abitanti, non "perdendosi" nei mille piccoli spazi?
O viaggio è scoperta, di luoghi così come di sensazioni?
Viaggio non è forse capire, crescere, maturare nella propria cultura e nel confronto con gli altri?
Viaggio non vuol comunque dire riconoscere e conoscere... i propri limiti, le proprie paure, la propria diversità così come le proprie similitudini con altri popoli?

Non so.... Aspetto le vostre idee, i vostri commenti...
Aspetto di capire insieme a voi cosa potrebbe essere un viaggio!

giovedì 5 febbraio 2009

Il Dalai Lama a Roma



Cittadinanza onoraria per Tenzin Gyatso

Il prossimo lunedì 9 febbraio il Dalai Lama sarà a Roma, nella prima tappa del suo viaggio in Europa, per ricevere la cittadinanza onoraria che Roma gli conferisce visto "il suo impegno internazionale per trovare una soluzione pacifica per il Tibet e per aver diffuso il principio della riaffermazione dei diritti umani e della pacificazione fra i popoli".
La cittadinanza doveva essere conferita formalmente in autunno ma, a causa di motivi di salute del leader tibetano, la cerimonia era stata rimandata.
Il 9 febbraio il Dalai Lama riceverà l'onorificenza nell'aula Giulio Cesare in Campidoglio.

"La città di Roma", si legge in una nota, "intende così premiare Tenzin Gyatso, premio Nobel per la pace, uno dei principali simboli viventi della cultura del dialogo. Oltre ad essere una guida spirituale per il mondo moderno, il Dalai Lama è un esempio di lotta politica non violenta per i valori della pace nel mondo, contro ogni forma di dittatura, razzismo e intolleranza".

In occasione dell'evento verranno installati, sulla piazza del Campidoglio, mega-schermi per poter seguire la cerimonia in diretta a partire dalle 13.
Cercherò, nei prossimi giorni, di tenere aggiornato questo post con le informazioni relative all'appuntamento e alle altre eventuali manifestazioni si terranno con e per il Dalai Lama in occasione di questa sua importante visita nella capitale.

mercoledì 4 febbraio 2009

Piove...



Piove.... piove.... piove...

Oggi, su la Repubblica on line, sono state pubblicate le statistiche ufficiali sulla piovosità nel nostro paese che dimostrano ciò che in realtà già tutti, in Italia, avevamo capito: il mese di gennaio 2009 è stato il periodo più piovoso dal lontano 1800.

I dati sono stati resi noti dal gruppo di Climatologia Storica dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Isac) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Bologna.
"Mesi di gennaio più piovosi di questo sono concentrati agli inizi del diciannovesimo secolo, con il 1800 al primo posto", spiega Teresa Nanni, responsabile del gruppo di Climatologia Storica, secondo la quale, nella classifica degli ultimi 208 anni, per trovare un dato più vicino a noi occorre arrivare all'11° posto del 1978 "con l'89% di piovosità superiore alla media climatologica". "Per arrivare al '900 bisogna scorrere l'elenco proprio fino al 17° posto - aggiunge Nanni - dove si trovano a pari merito il 1972 (oltre a 1871 e 1897) e il gennaio 2009, segnando un livello di piovosità superiore alla media climatologica del 77%.
Più vicino a noi il 2001, che è 26° in classifica, con una piovosità superiore alla media del 60%".

E sempre nell'ottica del "ce n'eravamo già accorti".... stando agli stessi dati elaborati dall'Isac-Cnr di Bologna, l'autunno-inverno 2008-2009 è all'insegna delle piogge in generale. Quest'ultimo mese di gennaio infatti segue altri due mesi che hanno segnato record di piogge. "Novembre è stato un mese eccezionale sul fronte delle precipitazioni - aggiunge l'esperta - con il 67% di piovosità superiore alla media climatologica, si piazza al 21° posto negli ultimi due secoli, mentre dicembre è addirittura al 6° posto, con un'anomalia del 120% di piovosità in più rispetto alla media climatologica 1961-1990".
Nessun dato da far gridare all'allarme freddo poi, a dicembre come a gennaio. "Il nord ovest a gennaio risulta leggermente sotto la media, tra 0 e 1 grado - afferma Michele Brunetti, dell'Isac-Cnr - ma a livello nazionale le temperature registrate segnano un valore poco al di sopra della media climatologica del periodo, piazzandosi solo al 43° posto fra i più caldi dal 1800 ad oggi. Anche dicembre non si è distinto per anomalie rilevanti, collocandosi al 58° posto della classifica dei mesi di dicembre degli ultimi due secoli".

Premesso che le previsioni meteorologiche a breve non sono in grado di dare "certezze" oltre i cinque giorni, i segnali - ahinoi!!! - lasciano comunque pensare che a febbraio la situazione non cambierà di molto.
"Sebbene non realizziamo previsioni meteo a lungo termine - spiega il meteorologo Andrea Buzzi - tutti i segnali che registriamo lasciano prevedere che anche questo mese di febbraio ci terrà con l'ombrello aperto per molti giorni. Insomma, per le prossime settimane non si prevedono aperture".