martedì 29 gennaio 2008

Caccia alla balena

Salvate da Greenpeace oltre cento balene
La nave di Greenpeace Esperanza ha concluso per esaurimento del carburante la sua missione nell'Antartide a salvaguardia delle balene minacciate dalla flotta giapponese. Tra assalti e arrembaggi alla baleniera "Nisshin Maru" il bilancio finale è di un centinaio di animali salvati.
Gli attivisti di Greenpeace hanno ostacolato il rifornimento di carburante dalla nave cisterna Oriental Bluebird alla nave macelleria giapponese Nisshin Maru. Si tratta di un'operazione illegale nelle acque antartiche per i rischi ambientali che essa comporta. Un gommone si è infiltrato tra le due navi rallentandone l'avvicinamento per il passaggio di carburante.
I membri dell'equipaggio dell'Esperanza hanno avvertito le baleniere giapponesi che la nave di Greenpeace e gli attivisti sui gommoni si trovavano dietro l'Oriental Bluebird per impedire le operazioni di rifornimento. Ma le due navi hanno continuato ad avvicinarsi, mentre uno dei gommoni rischiava di restare intrappolato.
Sakyo Noda - responsabile campagna Balene di Greenpeace Giappone - ha mandato un chiaro messaggio all'Oriental Bluebird di lasciare subito le acque antartiche. Il rifornimento è, infatti, un'attività pericolosa che mette a rischio un ambiente incontaminato e protetto come l'Antartide. Proprio l'anno scorso la Nishin Maru ha subito un incendio mentre era in prossimità dell'Oriental Bluebird: non è escluso che fosse in corso un trasbordo tra le due navi.
La nave cisterna con bandiera panamense non è nemmeno ufficialmente registrata come parte della flotta baleniera e non avrebbe neanche dovuto essere lì...



Un po' di statistiche
Recenti analisi condotte sul dna delle balene suggeriscono che gli effetti della caccia commerciale sono molto più dannosi di quanto non si pensi. La maggior parte delle stime sulle dimensioni delle popolazioni di balene si basava sull'analisi di vecchie fotografie di caccia. Secondo il biologo marino Steve Palumbi della Stanford University, questo metodo è in molti casi approssimativo e non consente stime attendibili. Nel 2003 Palumbi si è basato sulle analisi di campioni di dna per analizzare la numerosità delle popolazioni di balene. Ha concluso che nell'Ottocento, prima dell'inizio della caccia commerciale, c'erano circa 1.500.000 megattere - stima che smentisce la stima ufficiale di 100.000 esemplari, considerata attendibile dalla Commissione Baleniera Internazionale (IWC). Gli esemplari rimasti oggi sono solo 20.000.
I delegati giapponesi alla IWC ricordano sempre una stima del 1990, secondo cui ci sarebbero 760.000 esemplari di balenottera minore. Ma questo dato è stato smentito dalla stessa IWC nel 2000, perché da un recente censimento risulta un numero di balenottere di molto inferiore a quello indicato dai giapponesi.

http://www.greenpeace.org/italy/
http://blog.libero.it/greenpeace/

lunedì 28 gennaio 2008

Per non dimenticare




Il Giorno della Memoria
«Quando arriva la conoscenza, arriva anche la memoria» (Gustav Meyrink)

Ieri (27 gennaio 2008) è stato celebrato per la settima volta il "Giorno della Memoria", istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000 per ricordare la data del 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa - nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino - arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti.

La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono per la prima volta compiutamente al mondo l'orrore del genocidio nazista.


Il 27 gennaio è quindi diventato il giorno simbolo per commemorare sia la Shoah (in ebraico: “catastrofe”, “distruzione”, “desolazione”), le leggi razziali, la persecuzione, la deportazione, la prigionia e lo sterminio dei cittadini ebrei, sia tutti coloro che - pur in campi e schieramenti diversi - si opposero a quel folle progetto di genocidio, non esitando a salvare altre vite e a proteggere in condizioni difficili i perseguitati, anche mettendo a rischio la propria vita.

In occasione del "Giorno della Memoria" sono stati organizzati incontri, cerimonie e momenti comuni di riflessione e di rievocazione dei fatti su quanto accadde allora al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, in modo da conservare viva la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia dell’Europa e del nostro Paese, affinché sia scongiurato per sempre il ripetersi di simili eventi.

http://www.ucei.it/giornodellamemoria/
http://www.educational.rai.it/mat/ri/rimemor.asp

mercoledì 23 gennaio 2008

Orientamento sportivo




Cos'è l'Orientamento sportivo?

L'orientamento sportivo (o orienteering) è una disciplina sportiva nata in Scandinavia ai primi del novecento, giunta in Italia negli anni settanta e attualmente praticata in molti Paesi Europei. Si svolge all'aperto, prevalentemente in ambienti naturali, ma può anche essere praticata in città e può essere inteso come una passeggiata nei boschi o come uno sport competitivo. Non richiede un equipaggiamento costoso, mantiene in forma il fisico e sviluppa il nostro senso d'orientamento.

La gara di Orienteering
Una gara di orientamento consiste nel trovare la strada più veloce per arrivare dal punto di partenza a quello di arrivo, passando per tutti i punti di controllo.I percorsi tracciati sono, naturalmente, sconosciuti ai concorrenti (e diversi tra loro in base alle categorie), fino al momento in cui al via viene consegnata ai concorrenti la cartina (mappa).
L'orientista, munito di carta topografica, bussola e un cartellino-testimone, deve transitare nel minor tempo possibile per una serie di postazioni di controllo, ovvero di punti indicati sulla mappa da cerchietti rossi numerati in sequenza, le e sul terreno da lanterne bianco-arancioni, fornite ognuna di un punzone diverso. Le lanterne vengono posizionate poco prima della gara e la cartina viene consegnata solo al momento del via.
Con l’aiuto di una bussola e leggendo la mappa, il concorrente decide il suo tragitto, quale direzione gli conviene prendere e quale percorso compiere per impiegare meno tempo. Orientandosi con la bussola deve trovare tutte le lanterne e forare il cartellino-testimone per certificare l'avvenuto passaggio. Le punzonature devono succedersi secondo la sequenza indicata sulla carta.
Ecco il bello della corsa di orientamento: la scelta di percorso è libera, non obbligata; ognuno deve, leggendo la carta, scegliere la via più veloce e vantaggiosa per trovare i punti di controllo e giungere al traguardo.
Il concorrente forte nella corsa, ad esempio, preferirà un percorso principalmente su sentieri, anche se più lungo, mentre il concorrente più abile nell'orientamento s'inoltrerà nel bosco fitto, lasciando sentieri e strade sicure, prenderà più rischi ma farà un percorso più corto. Col procedere della gara inoltre la fatica si farà presto sentire, influenzando pesantemente le capacità di ragionamento di entrambi.

Gli strumenti per l’Orienteering
La carta topografica appositamente realizzata da cartografi specialisti è fondamentale per l'orienteering. Contiene una simbologia particolare e dettagliata relativa al tipo di vegetazione e di coltivazioni, alle possibilità e al tempo di attraversamento di boschi e terreni, alle condizioni di strade e sentieri, alla presenza di massi, terrapieni, fossati, fontane, ruderi , piloni o altro.
La bussola viene utilizzata per orientare la cartina e scegliere la direzione di marcia; si caratterizza per la base trasparente e per la stabilità dell'ago magnetico. La parte rossa dell'ago indica il nord magnetico.
Le lanterne sono segnaposti a forma di prisma, di tessuto plastificato bianco e arancione a cui è collegata una punzonatrice diversa per ogni posizione. Hanno la funzione di controllare l'effettivo passaggio degli atleti nei punti indicati sulla cartina.
Il testimone è un cartellino che viene consegnato insieme alla cartina e ritirato alla fine della gara; contiene i dati personali dell'atleta , la categoria, il tempo di partenza e di arrivo e le caselle con le diverse punzonature. Ogni lanterna saltata comporta una penalità .

Attenzione comunque a non confondere l'orienteering con la caccia al tesoro; in quest'ultima prevale spesso il fattore fortuna, nella gara di corsa di orientamento, invece, il migliore riesce a prevalere solo in base alle sue capacità atletiche e alle sue abilità orientistiche.
È una cosa sicuramente affascinante (immersi nel bosco, liberi di fare la scelta di percorso che più piace...) ma anche di una certa difficoltà (se si sbaglia direzione, non ci sono frecce indicatrici o altri aiuti simili...). Non ho ancora fatto esperienze di questo genere, ma conto di provare quanto prima a fare un bel corso di orientamento.

http://www.orientamento.altervista.org/index.html

lunedì 21 gennaio 2008

Parco degli Acquedotti


Nordic Walking nei parchi di Roma

Il parco degli Acquedotti Romani è un vero e proprio trekking in mezzo alla storia.
Il parco, che inizia dall'Arco di Travertino e arriva fino oltre Cinecittà, è attraversato da 7 acquedotti romani – realizzati dal III secolo a.C. al Rinascimento (Anio vetus, Anio novus, Marcio, Tepula, Julia, Claudio e Felice) – che raccoglievano le acque provenienti dall'alta valle dell'Aniene e dalle sorgenti dei Colli Albani e arrivavano fino a Porta Maggiore.

La presenza così numerosa di acquedotti in questa zona è dovuta in principal modo alle caratteristiche geomorfologiche del territorio che presenta un’adeguata pendenza in direzione del centro città tanto che l'acqua scorreva “naturalmente” dalle sorgenti fino a Roma.

Sabato 19 gennaio, nel pomeriggio, abbiamo fatto una bellissima passeggiata di nordic walking lungo la pista ciclabile e pedonale, compiendo una sorta di anello lungo poco più di 5 km intorno all’Acquedotto Appio Claudio.

I materiali impiegati nella costruzione dell’acquedotto furono il peperino, il tufo e il travertino; in età imperiale le arcate vennero poi rinforzate con dei sottarchi di mattoni.

http://www.romacivica.net/tarcaf/storarc/lat_v.htm#Marcio
http://www.nordicwalkingroma.it/

mercoledì 16 gennaio 2008

Difesa Personale




Corso di Antiaggressione Femminile

Lunedì 14 gennaio ho cominciato a frequentare un corso di difesa personale, espressamente finalizzato alla sicurezza femminile, organizzato dallo IUSM di Roma e gestito dall'Istruttore Andrea Citarelli del Centro Difesa Donna.
I corsi di Antiaggressione femminile - Metodo Difesa Donna sono rivolti a donne di qualsiasi età, non sono corsi di fitness né di preparazione atletica. Il lavoro fisico è stato studiato per poter essere affrontato senza difficoltà da chiunque, indipendentemente dall'età, grado di allenamento, struttura fisica.

Il corso base è organizzato in 18 ore, con lezioni da 2 ore ciascuna e una frequenza bi-settimanale il lunedì e il mercoledì sera dalle 18.00 alle 20.00.

Le prime lezioni sono state interessanti, anche per chi come me pratica arti marziali da più di 4 anni.
È probabile che il corso, vista l’esiguità del tempo impiegato e vista la differenza (di età, di forma fisica, di carattere, ...) molto ampia di persone che lo frequentano, sia solo un punto di partenza di un percorso più lungo e articolato…... ma è comunque un buon inizio, soprattutto per chi ha intenzione di cominciare la lunga strada della presa di coscenza di sè e delle proprie forze (e non mi riferisco solo a quelle fisiche).

http://www.difesadonna.it

giovedì 10 gennaio 2008

Diritti umani



Moratoria universale della pena di morte

L'Assemblea generale dell'ONU ha approvato il 18 dicembre 2007 la risoluzione per la moratoria contro la pena di morte nel mondo con 104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti.

Una breve cronistoria...
7 dicembre 2000 – Proclamata a Nizza la Carta dei diritti fondamentali
29 ottobre 2004 – Firmato a Roma il Trattato sull’Unione Europea dove si prevede che nessuno possa essere condannato alla pena di morte né giustiziato e che nessuno possa essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esista il rischio di essere sottoposti alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti
14 maggio 2007 – Conferito all'Italia e alla presidenza di turno della UE il compito di preparare il testo della risoluzione per una moratoria universale della pena di morte da presentare all'Assemblea generale dell'Onu.
26 aprile 2007 - Una nuova “risoluzione” a sostegno di una moratoria universale della pena di morte è stata approvata dal Parlamento Europeo, che ha invitato la Presidenza tedesca a presentarla con urgenza all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

mercoledì 9 gennaio 2008

Wing Txun



Chi-Sao, ovvero... "mani appiccicose"

Per gli amanti del Wing Txun e delle arti marziali in genere... andate a dare un'occhiata qui
per vedere il SiFu Luigi Rossi in azione con uno spettacolare - a mio parere - esempio di Chi-Sao ("mani appiccicose").


martedì 8 gennaio 2008

Trekking



Scala di difficoltà delle escursioni

Spesso, durante le mie escursioni, ho incontrato persone molto ben intenzionate ma poco pronte ad affrontare le difficoltà del persorso e della gita. Ritengo sia sempre importante essere ben preparati a ciò che ci aspetta in un'escursione, le difficoltà del sentiero e le pendenze da superare, anche per permetterci di divertirci al meglio.

T = turistico Itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e i dislivelli sono contenuti entro i 250-300 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata, in quanto si tratta di passeggiate un po' lunghe, e una scarpa sportiva, non necessariamente la pedula o lo scarpone.
E = escursionistico Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri o su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie) solitamente segnalati; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati o su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Per brevi tratti si tratta di pendii ripidi dove i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi ne impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi ) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico. Richiedono un certo senso di orientamento come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
E+ = escursionistico con buone capacità fisiche Qui l'itinerario è complesso e si svolge su sentiero difficile ed anche fuori pista, con un terreno sconnesso lungo il quale possono mancare i segnali. I dislivelli superano i 500 metri e talvolta i 1000. L'ambiente solitario e la distanza dai punti d'appoggio richiedono capacità nell'orientamento, conoscenza di carte e bussola, esperienza di montagna e dei pericoli, allenamento, equipaggiamento adeguato.
EE = escursionistico per esperti Si tratta di itinerari che richiedono lunga esperienza, allenamento e forza fisica da parte di chi li percorre. È necessario sapersi muovere con perizia anche nei terreni pericolosi: ghiaioni, ripidi pendii o tratti scoscesi, macchia fitta, alta e senza riferimenti, passaggi in roccia, assenza di sorgenti. La difficoltà del terreno e la distanza dai punti d'appoggio richiedono una totale autonomia. La necessità di portare al seguito materiale da bivacco come la tenda, sacco da bivacco, fornello, viveri, richiede allenamento, energia e forte motivazione.
EEA = escursionistico per esperti con attrezzature L’itinerario richiede la conoscenza dell’uso dei dispositivi di auto-assicurazione (moschettone, dissipatore,imbracatura, cordini). Non rientrano in questa classificazione gli itinerari invernali su pendio innevato che devono considerarsi alla tregua di veri e propri itinerari alpinistici .

lunedì 7 gennaio 2008

Fotografia




Workshop di Fotografia naturalistica

L'associazione ASAN - in collaborazione con il fotoreporter Luca Cavallari - organizza alcuni Workshop di Fotografia naturalistica sul campo.

Il workshop si terrà presso il Parco della Selvotta (Roma) dalle 9:00 alle 17:00 (pausa pranzo ore 13:30/14:00) e affronterà i seguenti temi:
1-Principi di composizione
2-Esposizione e grigio medio
3-Il flash e il suo uso combinato con la luce ambiente
4-Tecniche e consigli nella caccia fotografica

Il prossimo corso si terrà il 13 aprile 2008.

venerdì 4 gennaio 2008

Nordic Walking


Nordic Walking e yoga

Il nordic walking e lo yoga rappresentano un'eccellente combinazione per risvegliare la nostra assopita vitalità e per formare nello stesso modo corpo e spirito. Grazie a diversificati esercizi di yoga si rafforza la capacità di attenzione e l’ auto-percezione del proprio corpo. Una respirazione cosciente, acquisita durante la pratica dello yoga, rafforza la respirazione anche durante una uscita di nordic walking.

Programma:
1-consapevolezza e rilassamento delle tensioni muscolari, respirazione,asana (posizioni) in distensione
2-tecnica ALFA (7 steps) in relazione alla presa di coscienza dei movimenti, passeggiata
3-respirazione in movimento
4-meditazione dinamica
5-rilassamento

I prossimi appuntamenti saranno il 20 gennaio e il 10 febbraio 2008.

http://www.nordicwalkingroma.it/nordic-walking-yoga.htm