martedì 8 gennaio 2008

Trekking



Scala di difficoltà delle escursioni

Spesso, durante le mie escursioni, ho incontrato persone molto ben intenzionate ma poco pronte ad affrontare le difficoltà del persorso e della gita. Ritengo sia sempre importante essere ben preparati a ciò che ci aspetta in un'escursione, le difficoltà del sentiero e le pendenze da superare, anche per permetterci di divertirci al meglio.

T = turistico Itinerari su stradine, mulattiere e comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e i dislivelli sono contenuti entro i 250-300 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata, in quanto si tratta di passeggiate un po' lunghe, e una scarpa sportiva, non necessariamente la pedula o lo scarpone.
E = escursionistico Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri o su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie) solitamente segnalati; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati o su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Per brevi tratti si tratta di pendii ripidi dove i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi ne impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi ) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico. Richiedono un certo senso di orientamento come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.
E+ = escursionistico con buone capacità fisiche Qui l'itinerario è complesso e si svolge su sentiero difficile ed anche fuori pista, con un terreno sconnesso lungo il quale possono mancare i segnali. I dislivelli superano i 500 metri e talvolta i 1000. L'ambiente solitario e la distanza dai punti d'appoggio richiedono capacità nell'orientamento, conoscenza di carte e bussola, esperienza di montagna e dei pericoli, allenamento, equipaggiamento adeguato.
EE = escursionistico per esperti Si tratta di itinerari che richiedono lunga esperienza, allenamento e forza fisica da parte di chi li percorre. È necessario sapersi muovere con perizia anche nei terreni pericolosi: ghiaioni, ripidi pendii o tratti scoscesi, macchia fitta, alta e senza riferimenti, passaggi in roccia, assenza di sorgenti. La difficoltà del terreno e la distanza dai punti d'appoggio richiedono una totale autonomia. La necessità di portare al seguito materiale da bivacco come la tenda, sacco da bivacco, fornello, viveri, richiede allenamento, energia e forte motivazione.
EEA = escursionistico per esperti con attrezzature L’itinerario richiede la conoscenza dell’uso dei dispositivi di auto-assicurazione (moschettone, dissipatore,imbracatura, cordini). Non rientrano in questa classificazione gli itinerari invernali su pendio innevato che devono considerarsi alla tregua di veri e propri itinerari alpinistici .

2 commenti:

Alessio Vieri ha detto...

Ciao! Sono nuovo del blog.. Faccio parte di un gruppo escursionistico della provincia di Firenze ( sito internet www.gruppogeo.it - gruppogeo.blogspot.com ) , e devo dire che le scale di difficoltà che illustri dovrebbero conoscerle tutti!! A volte mi sono trovato a guidare una escursione in ambiente invernale ( classificata EEA ) , oppure in Alpi Apuane ( EE ) , o in vie ferrate sulle Dolomiti ( EEA ) e vedere gente di altri gruppi arrancare nella neve xkè sprovvisti di racchette e bastoncini , oppure su vie ferrate con difficoltà alta e con passaggi aerei molto impegnativi , ferme sulla via in preda al panico!! ( una volta sulla " Finanzieri " in Val di Fassa , io e un mio amico abbiamo dovuto chiamare l'elicottero x questi 2 tipi... La gente dovrebbe prestare più attenzione alle indicazioni riportate sulle guide e seguire i consigli dei responsabili delle escursioni!! Invece molti pensano : " ma figurati se ascolto uno sbarbatello di 30 anni , io che ho 10 - 15 anni più di lui.. Ne avro esperienza in montagna , si o no? ". E qui sta l'errore!!! Concludo dicendo che la montagna è per tutti , ma va affrontata con rispetto e coscenza dei propri mezzi... Per poter tornare a casa la sera e raccontare agli amici la bella esperienza vissuta... Non il CONTRARIO!!! Saluti!! Alex " Spirito Libero " Vieri

Alessandra ha detto...

Grazie Alex per il tuo commento. Concordo pienamente con te su ciò che dici ed è per questo che ho voluto ripetere nel mio blog le scale di difficoltà delle escursioni. Credo sia importantissimo conoscere ciò che si può trovare durante un'escursione, proprio per "poter tornare a casa la sera e raccontare agli amici la bella esperienza vissuta".
Grazie ancora Alex, è sempre utile trovare nuovi amici in rete che hanno passioni comuni!