giovedì 19 agosto 2010

Giro del mondo in 80 giorni




Zero Race 2010


Il sogno di Giulio Verne, circumnavigare il mondo in 80 giorni, è realtà già da tempo, ma oggi si arrichisce di un esperimento in più... un viaggio senza emettere gas nocivi per l'atmosfera.

Il 16 agosto è partito da Ginevra il giro del mondo in sella a mezzi di trasporto alimentati da energie rinnovabili. Quattro team di altrettanti continenti stanno dando vita ad una manifestazione meglio conosciuta come Zero Emission Race ... un viaggio che sarà più che una gara: una passerella per le tante possibilità future che le energie rinnovabili ci offrono, nel tentativo di far diventare l’industria dei trasporti (e non solo) più pulita.

L'idea di dare vita a questa avventura è di Louis Palmer che non è nuovo a questo genere di viaggi: già nel 2008 egli riuscì infatti a compiere il giro del mondo con un'auto elettrica in 534 giorni. "La mia impresa - ha detto Palmer - voleva dimostrare che con le energie rinnovabili si possono ottenere importanti risultati e oggi, dopo quel record, ho voluto realizzare qualcosa che richiamasse nuovamente l'attenzione del mondo sul problema".

E così ecco il via alla gara.
Partite dalla centralissima piazza delle Nazioni a Ginevra, le quattro squadre provenienti da Svizzera, Germania, Corea del Sud e Australia, stanno attraversando la Svizzera, quindi toccheranno l'Austria, punteranno sulla Russia e da qui si muoveranno verso Shanghai. A quel punto le macchine verranno imbarcate alla volta di Vancouver, in Canada, da dove scenderanno attraverso gli Stati Uniti e poi giù fino a Cancun, in Messico, dove a novembre-dicembre i partecipanti faranno tappa alla Conferenza sul clima delle Nazioni Unite.
Da qui, ancora in nave, raggiungeranno il Portogallo, a Lisbona, e completeranno il giro nel resto d'Europa per rientrare a Ginevra, dove l'arrivo è previsto per gennaio 2011.
In totale gli equipaggi attraverseranno 16 nazioni del mondo per un totale di 30.000 chilometri.

I requisiti per l'iscrizione del veicolo prevedono che questo sia alimentato da energia elettrica, porti un minimo di due passeggeri, sia capace di coprire almeno 250 chilometri a una velocità media di almeno 80 kmh e sia in grado di percorrere almeno una distanza di 500 chilometri al giorno con un tempo di ricarica di quattro ore.
L'energia prodotta dalle autobili viene in realtà creata nei paesi di provenienza di ciascuna autovettura, e viene convogliata sulla macchina elettrica durante le fasi di sosta.
Un esempio per tutti: una delle vetture - la sudcoreana Yebbuyana - consumerà 84,7 watt/ora per km e per l'intero percorso il team avrà bisogno di 2,54 mwatt/ora; questa energia è stata prodotta da pannelli fotovoltaici nella regione di Geonnam in Corea del sud in meno di 2 giorni ed è stata quindi stivata in varie batterie che seguiranno la macchina lungo il suo viaggio intorno al mondo.


www.zero-race.com

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