sabato 22 marzo 2008

Simbolo della pace




Compie 50 anni il simbolo della pace

Il simbolo della pace lo troviamo ovunque e tutti lo riconosco a prima vista, ma pochi sanno le sue origini: da dove proviene? chi l’ha inventato? in che occasione? perchè ricordarlo quest’anno?
Il simbolo della pace nasce a Londra, a Trafalgar Square, in occasione della marcia delle cinquanta miglia organizzata nel 1958 dai pacifisti inglesi per protestare invano contro il riarmo nucleare britannico.
Un grafico usò l'alfabeto marinaro per regalare un marchio agli attivisti inglesi che si battevano contro il nucleare. La "V" rovesciata che sta alla base dell'emblema è, nella segnaletica marina, la lettera "N", iniziale di "Nuclear" e la linea eretta verticale sta per la "D", “disarmo”. Dunque la figura completa vuol dire semplicemente "Nuclear Disarmament".

L’ideatore si chiamava Gerard Holton ed era stato obbiettore di coscienza durante la Seconda Guerra Mondiale, finita appena 13 anni prima. Convinse lui gli organizzatori della marcia delle 50 miglia che la loro manifestazione esigeva un logo, un marchio, qualcosa che si appiccicasse agli occhi e alla memoria.
Pensò a una variazione sul tema della croce cristiana, ma gli parve già molto sfruttata e non necessariamente associata alla pace, nei secoli bui. E alla fine ripiegò sulla combinazione dei due segnali navali, per dire "No alla Bomba e sì al disarmo nucleare".
Circa 10 anni dopo il simbolo cominciò ad essere utilizzato come riferimento generale alla Pace dal movimento studentesco contro la guerra, diventando probabilmente il più noto simbolo della cultura giovanile degli anni sessanta.

Secondo altri le due braccia con bandierine, senza il cerchio, assomigliano ad una figura stilizzata con le braccia aperte – “il gesto di un essere umano disperato”; il cerchio rappresenta l’utero o le generazioni non nate, come pure il mondo; il colore nero rappresenta l’eternità.

“[…] Su quella figura che segnala disarmo non ci possono essere dubbi. Si può dissentire, […] giudicarla ormai leziosa, demodè, inutile, ora che l'incubo del reciproco annientamento nucleare, così intenso nel 1958, ha lasciato - temporaneamente - la poltrona ad altri incubi elettoralmente più profittevoli. Ma come l'indice e il medio aperti a "v" di Churchill, anche questa curiosa ipsilon rovesciata che né il creatore inglese, né il suo corrispondente americano Ken Kolsburn vollero mai depositare e brevettare, rinunciando così a miliardi di royalties, vivrà ogni volta che l'umanità con un pretesto politico, religioso, economico, razziale, troverà un altro modo per massacrarsi. Cioè per sempre, il che spiega l'aria un po' moscia e depressa del l'omino cinquantenne, ma ancora in piedi.”

Le notizie le ho raccolte, in parte, dall’articolo di Vittorio Zucconi comparso su La Repubblica del 21 marzo, http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/esteri/simbolo-pace/simbolo-pace/simbolo-pace.html e in parte dal sito http://www.elettrosmog.com/simbolo/index.htm

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