martedì 7 ottobre 2008

Caccia ai tesori di Roma

Una caccia al tesoro per le vie di Roma

The Ruyi è una caccia al tesoro interattiva nata inizialmente a Venezia ed organizzata per i turisti. Poi, con il nome di Whaiwhai, si è diffusa fino ad arrivare alla fine del mese scorso a Roma.

Whaiwhai è un'antica parola maori che significa cercare.

Il gioco interattivo è stato riproposto nella capitale sabato 27 settembre e i giocatori si sono messi sulle tracce del “potente scettro” dopo la presentazione ufficiale del quaderno “The Ruyi Roma" all’interno della prima edizione del Festival di Letteratura di Viaggio.
Dentro un mix flessibile tra gioco e cultura, il giocatore - sia giovane, in gruppo, sofisticato o in famiglia - coglie l’aspetto più emozionante del luogo che ha scelto di visitare. Così il turista diventa giocatore e il suo viaggio assomiglia ad un’avventura emozionante.

Come si gioca
Whaiwhai è una storia interattiva che riguarda diverse città.
Per giocare ci si deve preparare alla ricerca di indizi e alla scoperta di luoghi nascosti: Whaiwhai è una caccia al tesoro. Giocando si possono scoprire gli aspetti più originali ed emozionanti della città che si sta visitando.
Conoscere storie antiche che mettono sulle tracce di misteri e leggende: ci sono enigmi da risolvere e indizi da seguire fino al raggiungimento dell'obiettivo. Ogni città ha un tesoro diverso e scoprirlo sarà un'esperienza emozionante. Whaiwhai unisce storia e fantasia, e chi partecipa potrà stare dentro la sceneggiatura di un racconto che si svolge nella città..
Si gioca a Whaiwhai nelle città o in altri luoghi di interesse: l'esperienza si divesifica per adattarsi alle specificità del posto in cui viene vissuta. Oggi l'esperienza può essere compiuta in alcune città, presto anche nei quartieri, nelle aree storiche, nei musei.
Giocare è semplice
Da soli oppure in gruppo, ad un livello semplice, oppure ad uno più avanzato, da una fino a nove ore. Al momento dell'avvio della partita si può decidere se giocare da solo - e mettersi alla prova nella soluzione degli enigmi - oppure vivere una gara divertente con gli amici: ogni partecipante si muoverà su percorsi diversi ma alla fine tutti convergeranno nella stessa ultima tappa.
Si può anche scegliere se giocare al livello semplice - gli enigmi non saranno complicati ma richiederanno spirito di osservazione - oppure a livello avanzato; gli enigmi potranno essere in questo caso un po' più articolati, per risolverli si dovrà fare riferimento a sulle proprie conoscenze: nulla di bloccante però e, se si sbaglia, si può ritentare più volte.

Cosa serve
Si può giocare con un quaderno di gioco e con qualunque telefono cellulare oppure con una versione totalmente digitale oggi disponibile per l'iPhone e a breve per altri smartphone.
Il quaderno di gioco è uno strumento essenziale per compiere l'esperienza whaiwhai.
E' un quaderno speciale perchè indecifrabile; contiene le storie che condurranno nei luoghi della ricerca, lungo percorsi affascinanti.
Le storie sono però poste in disordine, per poterle leggere si dovranno ottenere i codici che verranno inviati via sms: sarà così possibile ricomporre le pagine, leggere ciò che vi è scritto e conoscere i particolari del luogo nel quale la scoperta continuerà.
Per procedere nella si devono risolvere degli enigmi inviando la soluzione via sms al numero che si trova indicato nel quaderno (il costo degli sms è quello previsto dall’operatore).
Il quaderno contiene molte storie, molte più di quelle che si possono leggere giocando una sola volta. In questo modo, ogni volta si starà nella città dove si è giocato a whaiwhai si potrà vivere di nuovo l'esperienza: il quaderno può essere utilizzato fino a tre volte e in ciascuna partita si possono fare percorsi diversi; il sistema infatti ricorda i percorsi di chi si mette sulle tracce dei suoi segreti e consente di leggere storie sempre nuove e visitare luoghi ogni volta diversi.
In fondo al quaderno si trova una chiave numerica da trascrivere nel sms di avvio della partita: questo codice è necessario per tenere traccia delle partite che vengono giovate con lo stesso quaderno.

L’obiettivo del gioco
A Roma il tesoro è il Ruyi, il potente scettro che Marco Polo rubò all'imperatore cinese Qubilay Khan prima di rientrare nella sua città natale.
Oggi lo scettro, insieme alla tomba del leggendario viaggiatore, sono scomparsi: ma nelle città di Venezia e Roma restano tracce indelebili del passaggio del misterioso oggetto. Probabilmente ,sotto nuove spoglie, il potere dello scettro è ancora attivo e consegna a chi si mette alla ricerca una missione importante.
A Venezia tutto è cominciato con il rinvenimento di documenti segreti e misteriosi; a Roma la storia dello scettro magico si fa complicata perchè si intreccia con vicende ancora più antiche e Carlo Dolfin, il professore che ha scovato i primi documenti, ha scoperto una nuova forma per il Ruyi.
Leggiamo insieme l’inizio di questa avvincente avventura.

Prologo
Carissimi Amici,
quanto segue è il contenuto di una lettera rinvenuta casualmente alla Biblioteca Nazionale di Firenze, nel giugno del 2004, da uno studente in tesi di laurea che stava visionando alcuni libri antichi presumibilmente appartenuti ai Medici. Considerando la possibile importanza del documento – sebbene non gli fosse possibile comprenderne completamente il contenuto – il ragazzo ha subito consegnato la lettera al direttore del Dipartimento che all’interno della Biblioteca si occupa della catalogazione e del restauro dei testi antichi.
Io sono entrato in possesso di una copia del documento pochi giorni fa, grazie a un caro amico dell’Università di Firenze, che ben conosce l’avventura in cui mio malgrado sono andato a cacciarmi. Il mio amico è a conoscenza cioè di come, dopo essermi ritirato dall’insegnamento all’Università di Venezia, io abbia trovato, negli antichi documenti della mia famiglia di stirpe nobile, un diario cifrato che parlava del Ruyi, il magico scettro imperiale cinese che concede ogni potere a chi lo possiede, sottratto a Qubilai Khan da Marco Polo, che a lungo è rimasto occultato nella tomba del veneziano, ma che è poi scomparso misteriosamente. Sebbene priva di firma, la lettera è stata dichiarata autentica dopo una comparazione con altri scritti del celebre artista Benvenuto Cellini, che l’avrebbe stesa di suo pugno. Da essa emerge chiaramente come il Ruyi abbia cambiato luogo.
Oggi infatti solo chi conosce lo scettro e la sua storia è in grado di comprendere fino in fondo il significato della lettera di Cellini. Ciò che vi si legge ha dell’incredibile, e ci svela uno scenario inaspettato: lo scettro è arrivato a Roma, ma non è più riconoscibile! Non solo. Da alcuni documenti dei quali sono entrato frettolosamente in possesso ho scoperto che anche l’Impero romano basava la sua potenza su un oggetto magico, e che la forza dei Cesari venne meno quando se ne persero le tracce. Ho perfino il sospetto che il Ruyi cinese sia una derivazione di quello dell’antica Roma… Non c’è tempo da perdere, bisogna riorganizzare tutte le forze in campo per ritrovare l’oggetto magico prima che possa farlo la terribile confraternita degli Invincibili. Coraggio!
Vi abbraccio tutti
Carlo Dolfin

Attraverso il sito web http://whaiwhai.com/ è possibile iscriversi alle varie manifestazioni e acquistare, ad un prezzo speciale, il kit di gioco che comprende il quaderno.
Per vedere i resoconti dell’avventura romana di sabato 27 settembre si può leggere l’ampia rassegna stampa su http://whaiwhai.com/press.php.

2 commenti:

Ty ha detto...

Guardavo la foto della tua micia...che tenerona viene voglia di stropicciarla un pò!!!!!!

Alessandra ha detto...

Hai visto che muso simpatico (e malandrino)????
Lei è sempre disponibile alle "stropicciate"... è affetta da continui "attacchi di coccolite acuta"! ;-) ;-)