Pineta di Castel Fusano
Il Nordic Walking Center di Roma ha organizzato una nuova passeggiata per domenica 5 ottobre nella splendida Pineta di Castel Fusano.
Il programma prevede di attraversare la Pineta per un tratto di circa 6 Km e di completare l'uscita con una sessione di esercizi di tonificazione muscolare.
La Pineta di Castel Fusano (il parco urbano è stato istituito dalla Regione Lazio dal giugno 1980) è situata presso il lido ove secondo la leggenda i fati condussero Enea e si estende per oltre 1.000 ettari, costituendo la più vasta area di verde pubblico del Comune di Roma.
Tale territorio ebbe nei secoli proprietari illustri, quali gli Orsini, i Corona ed i Fabi, per passare ai Sacchetti nel 1620 ed infine ai Chigi. Nel 1932 fu aquisito dal Governatorato di Roma ed aperto al pubblico l'anno successivo.
Presenta zone con vegetazione più o meno fitta, a seconda che domini la macchia sempreverde autoctona (in prevalenza lecci) o il pino domestico (pinus pinea). Quest'ultimo, introdotto dall'uomo alla fine del 1600, ha dato origine ad un paesaggio monumentale che sebbene fondamentalmente artificiale ha un enorme valore storico. Un vasto lembo di macchia litoranea si estende poi parallelamente alle dune, con prevalenza di leccio, corbezzolo, lentisco, fillirea, erica arborea, mirto, alaterno, ginepro fenicio, rosmarino ed osiride.
Il Nordic Walking Center di Roma ha organizzato una nuova passeggiata per domenica 5 ottobre nella splendida Pineta di Castel Fusano.
Il programma prevede di attraversare la Pineta per un tratto di circa 6 Km e di completare l'uscita con una sessione di esercizi di tonificazione muscolare.
La Pineta di Castel Fusano (il parco urbano è stato istituito dalla Regione Lazio dal giugno 1980) è situata presso il lido ove secondo la leggenda i fati condussero Enea e si estende per oltre 1.000 ettari, costituendo la più vasta area di verde pubblico del Comune di Roma.
Tale territorio ebbe nei secoli proprietari illustri, quali gli Orsini, i Corona ed i Fabi, per passare ai Sacchetti nel 1620 ed infine ai Chigi. Nel 1932 fu aquisito dal Governatorato di Roma ed aperto al pubblico l'anno successivo.
Presenta zone con vegetazione più o meno fitta, a seconda che domini la macchia sempreverde autoctona (in prevalenza lecci) o il pino domestico (pinus pinea). Quest'ultimo, introdotto dall'uomo alla fine del 1600, ha dato origine ad un paesaggio monumentale che sebbene fondamentalmente artificiale ha un enorme valore storico. Un vasto lembo di macchia litoranea si estende poi parallelamente alle dune, con prevalenza di leccio, corbezzolo, lentisco, fillirea, erica arborea, mirto, alaterno, ginepro fenicio, rosmarino ed osiride.
In un simile ambiente è presente una fauna molto varia, specie per quanto riguarda gli uccelli, anche in virtù della vetusta età dei pini. Picchi, upupa, capinere, occhiotti, volatili tipici della macchia mediterranea, cinghiali, donnole, volpi, faine, ricci, istrici e tassi e non è raro incontrare esemplari di testuggine. Numerosissime sono anche le specie di insetti, a volte assai rare, che trovano rifugio nel legno putrescente di alberi morti o caduti.
Nel luglio del 2000, un disastroso incendio ha interessato proprio i 300 ettari della pineta monumentale secolare, costituita da pini radi di grandi dimensioni e da un folto sottobosco di piante della macchia sempreverde mediterranea. I danni sono stati ingentissimi, più di 280 sono stati gli ettari andati distrutti, e pur provvedendo ad interventi di recupero ci vorranno secoli prima di riuscire a ricostituire il paesaggio originario.
Poi, per chi vuole, sarà possibile trascorrere un po’ di tempo insieme pranzando in una sorta di fraschetta che si trova percorrendo la litoranea che va verso Torvaianica.
Nel luglio del 2000, un disastroso incendio ha interessato proprio i 300 ettari della pineta monumentale secolare, costituita da pini radi di grandi dimensioni e da un folto sottobosco di piante della macchia sempreverde mediterranea. I danni sono stati ingentissimi, più di 280 sono stati gli ettari andati distrutti, e pur provvedendo ad interventi di recupero ci vorranno secoli prima di riuscire a ricostituire il paesaggio originario.
Poi, per chi vuole, sarà possibile trascorrere un po’ di tempo insieme pranzando in una sorta di fraschetta che si trova percorrendo la litoranea che va verso Torvaianica.
Durata: 1h30 - 2h circa
Appuntamento: ore 10.30 ad Ostia presso il piazzale della stazione Roma-Lido, fermata Cristoforo Colombo (per chi viene con i mezzi pubblici è molto comodo; per chi viene in macchina bisogna arrivare alla fine della via Cristoforo Colombo e giunti sul litorale, alla grande rotatoria prendere a sinistra e dopo poche centinaia di metri si trova il parcheggio, di fronte allo stabilimento Venezia).
Quota di partecipazione: 7 euro (escluso il pranzo)
Informazioni e prenotazioni: Nordic Walking by Walking Center Italia, cell. 329.4091867 (Fabio e Agnese) - 06.9165004193 - info@walkingcenter.it - http://www.walkingcenter.it/
Informazioni e prenotazioni: Nordic Walking by Walking Center Italia, cell. 329.4091867 (Fabio e Agnese) - 06.9165004193 - info@walkingcenter.it - http://www.walkingcenter.it/
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