In bici per ricordare il Vajont
Leggo sul sito de La Repubblica (http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/cronaca/anniversario-vajont/1.html) e con piacere riporto la notizia di una bella manifestazione che si è tenuta nei giorni scorsi... un'occasione per non dimenticare le tragedie della nostra storia, per non chiudere gli occhi di fronte all'attuale sfruttamento ambientale delle nostre risorse e del nostro territorio, per continuare a sperare che cambiare mentalità e modi di vita sia ancora possibile.
Nel 45° anniversario del Vajont un gruppo di ciclisti bresciani impegnati sui temi della pace e dell'ambiente ha pedalato fino a Longarone per rendere omaggio alle 2000 vittime della tragedia del 9 ottobre 1963 e per testimoniare contro il dissennato sfruttamento del territorio che ora come allora è all'origine di simili tragedie.
Partiti , simbolicamente, dalla Piazza Loggia di Brescia i trenta ciclisti hanno fatto tappa a Rosà di San Pietro, Vicenza, per incontrare il presidio di protesta contro il locale inquinamento da cromo esavalente.
Infine dopo 300 km hanno raggiunto i luoghi delle commemorazioni (che quest'anno ha visto la partecipazione di molti soccorritori di quei giorni). A Fortogna nel cimitero monumentale delle vittime. Poi a Erto, nell'area della diga, dove hanno condiviso una veglia notturna con i superstiti della strage .
Ma il momento più toccante è stato quello con i 450 (tanti quanti i bambini vittime di quel 9 ottobre) palloncini liberati dai bambini nel cielo sopra la diga.
La ciclomanifestazione è stata organizzata da FIAB-Brescia e PaxChristi con la collaborazione della FIAB di Belluno.
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