venerdì 9 gennaio 2009

Valle della Caffarella


Nordic Walking alla Caffarella

Carissimi amici con il nuovo anno comincia anche la nuova stagione di escursioni del Walking Center Roma.

Per domani mattina, sabato 10 gennaio, abbiamo organizzato una bellissima passeggiata nel Parco della Caffarella, ovvero nella memoria della storia di Roma antica, della città e della cultura, delle genti che l'hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. La valle fu teatro di miti e leggende ed è attraversata dal fiume Almone, "fiume sacro legato alle origini mitiche di Roma".

La passeggiata (lunga 3,7 km su facili sentieri e strade sterrate di campagna e senza particolari difficoltà) si snoda tra le numerose testimonianze storiche - che vanno dall'età Repubblicana e Imperiale fino al Medioevo - che ancora oggi arricchiscono questo ricco polmone verde della città.
Lungo il percorso potremo trovare piacevoli sorprese, inaspettati fenomeni naturali, animali e piante che ci stupiranno e inviteranno ad approfondire le conoscenze naturalistiche e ad amare di più questo luogo.

Appuntamento: ore 10.20 (inizio 10.30) al parcheggio di l.go Pietro Tacchi Venturi (angolo via Latina)
Durata: 1h30 min / 1h45 min
Quota di partecipazione: 5,00 euro

Parco della Caffarella
Il Parco - oggi parte integrante del Parco dell'Appia Antica - è situato a ridosso delle Mura Aureliane, fra la via Appia e la via Latina, e deve il suo nome alla famiglia Caffarelli che ne divenne proprietaria alla metà del ‘500, creando un’ estesa tenuta agricola dopo aver riunificato e bonificato vari appezzamenti.
Dall’età repubblicana e per tutta l’età imperiale, la valle fu densamente occupata da grandi ville, tempietti, sepolcri e colombari. Nel periodo medievale, poi, a causa della sua posizione strategica di controllo delle comunicazioni tra il centro della città ed i Colli Albani, la valle - conosciuta in quel periodo come “Vallis Marmorea” per l’abbondanza di resti di monumenti antichi che vi erano localizzati - venne circondata da cinque torri di guardia poste sui valichi del fiume Almone.
Dall’XI secolo, infine, nell’area vengono collocati numerosi impianti artigianali che sfruttavano la ricchezza delle sue acque e sorgenti: mulini ad acqua o valche (dal termine longobardo “walkan” rotolare), impianti per il lavaggio dei panni che spesso riutilizzavano, trasformandole, precedenti strutture di età romana.



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