mercoledì 21 maggio 2008

Foto dal cielo



Yann Arthus-Bertrand

Yann Arthus-Bertrand è un fotografo che a me piace molto, soprattutto per quanto riguarda le sue immagini del nostro pianeta ripreso dall'alto.
È, ancor prima che "fotografo", un "testimone di eventi", uno "storiografo" molto particolare.
Dieci anni volando sul globo terrestre, oltre 3.000 ore di volo e 300.000 scatti fotografici su per lo meno 150 Paesi: queste le cifre approssimative che danno subito un’idea dell’impresa di Yann Arthus-Bertrand, fotoreporter francese di 58 anni, che ha coinvolto con il suo lavoro e la sua visione del mondo circa 40 milioni di persone in 34 nazioni diverse, dove sono state allestite mostre con le sue fotografie.
foto sin: patchwork di tappeti a Marrakech, Marocco (31°32’ N – 8°03’ O)
foto centr: imbarcazioni impigliate nei giacinti d’acqua sul Nilo, Egitto (29°43’ N - 31°17’ E)
foto des: carovane di dromedari nei pressi di Fachi, deserto del Ténéré, Niger (18°14’ N - 11°40’ E)

L'intento di Yann Arthus-Bertrand è quello di portare a conoscenza lo stato attuale di salute del nostro pianeta attraverso immagini altamente spettacolari portando l'attenzione su quegli elementi che la natura mette a disposizione dell'uomo per poter sopravvivere. La vita dopo tutto è possibile solo grazie all'acqua, la terra e l'aria, tre elementi che rappresentano il soggetto di gran parte dell'opera del fotografo.
Il mio lavoro vuole sensibilizzare la gente nei confronti dei problemi della terra e dell’ambiente. Non penso che si possa essere del tutto ottimisti o pessimisti sul mondo e sulle possibilità della pace. Penso sia importante parlarne. Ogni giornalista ha la responsabilità di parlare e far parlare. Io sono un fotografo e ho responsabilità, come tutti i giornalisti. Ogni persona ha una sua parte di responsabilità e deve fare della sua vita un esempio” ci racconta Yann Arthus-Bertrand, che porta avanti con passione il suo lavoro e crede fino in fondo alla responsabilità che gli è stata affidata.

foto sin: campagna nei dintorni di Siena, Toscana, Italia (43°19' N - 11°19' E)
foto cent: fiume sull'Auyán Tepui, Regione della Gran Sabana, Venezuela (5°55' N - 62°32' O)
foto des: geyser del Grand Prismatic, Parco Nazionale di Yellowstone, Wyoming, Stati Uniti (44°26' N - 110°39' O)

Yann Arthus-Bertrand con le sue fotografie vuole testimoniare uno stato di fatto, nella speranza di far riflettere il maggior numero di persone possibile. Desidera che le sue foto siano come un fermo immagine della Terra in questi anni, e permettano un confronto in futuro (fornendo tutte le coordinate geografiche dei luoghi immortalati), per valutare con obiettività i cambiamenti del pianeta. Non vuole parlare di un Paese in particolare, ma mostrare la terra quale è oggi, di cui si definisce innamorato e che ha imparato ad apprezzare grazie al mestiere di fotografo.
Passa così dall’Islanda all’Italia, dall’Ecuador agli Stati Uniti (dove troneggiano ancora le Torri Gemelle), dalla Russia (Chernobyl) ai campi profughi in Africa, dal mare al deserto, dai campi coltivati alle foreste, dalle città ai carri armati, e via così, di Nazione in Nazione, di Continente in Continente.


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