venerdì 9 ottobre 2009

Dialogo tra vita e morte




La fine è il mio inizio

Il libro (splendido) di Tiziano Terzani sta diventando un film... è giusto? è sbagliato? ... francamente non so, ma leggo proprio oggi la notizia e così come è ve la riporto, amici blog-nauti.

Nel libro Tiziano Terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio Folco di cos'è stata la sua vita e di cos'è la vita: "Se hai capito qualcosa la vuoi lasciare lì in un pacchetto", dice.
Così racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verità. E cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che è stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. "Se mi chiedi alla fine cosa lascio, lascio un libro che forse potrà aiutare qualcuno a vedere il mondo in modo migliore, a godere di più della propria vita, a vederla in un contesto più grande, come quello che io sento così forte".



La fine è il mio inizio
Tiziano Terzani
Longanesi, Milano 2006


Oggi tutto questo viene "tradotto" su una pellicola ed il set è stato predisposto all'Orsigna, sull'Appennino tra Toscana e Emilia, nell'amatissima casa in mezzo alle montagne nella quale Terzani scelse di morire.

Padre e figlio sono seduti sotto una pergola di vite. Il padre sembra vecchissimo, è vestito di bianco, il viso coperto da una folta barba anch'essa bianca. Il figlio è poco più che un ragazzo. Ascolta racconti di guerra, storie di pace, pensieri. E ascolta la Storia: la Cina, il Vietnam, la Cambogia, il Giappone, la Tailandia, Singapore, l'India. Sembra un monologo, invece è il dialogo che Folco Terzani ha avuto con il padre Tiziano nei suoi ultimi tre mesi di vita.
Dopo la morte di Terzani (2004), il figlio ha trascritto le parole con le quali il viaggiatore, il giornalista (prima per Repubblica, poi per il Corriere della Sera), lo scrittore, il padre gli ha raccontato la sua vita.
[...]
Il padre è Bruno Ganz e il figlio è Elio Germano (l'attrice austriaca Erika Pluhar interpreta la moglie Angela, Andrea Osvart la figlia Saskia e Gianni Cavina è l'orsignese Mario).
La produzione è della tedesca Colina Film (in trattative con RaiCinema), come tedeschi sono il regista Jo Baier e la sua troupe.
Un sito italiano con 30 mila iscritti, un milione e più di libri venduti in patria, ma Terzani è popolare in Germania quasi quanto in Italia. Trentennale è stata infatti la sua collaborazione con il settimanale Spiegel del quale fu corrispondente e inviato nei posti caldi della terra.
"Ganz e Germano hanno girato la prima scena, la più difficile, quella in cui il babbo mi parla della morte" racconta Folco Terzani. Ieri non è riuscito a fermare le lacrime.
La situazione è anomala. Perché i luoghi sono quelli veri, la coperta che Ganz ha sulle ginocchia è proprio quella che cinque anni fa copriva le gambe di Terzani morente ed Elio Germano è costretto a recitare avendo di fronte il suo personaggio in carne e ossa. "Non devo fare il verso a Folco, ma trovare il suo personaggio dentro di me" dice Germano. "Non gli ho chiesto di raccontarmi un suo stato d'animo in quei tre mesi. Gli ho chiesto, piuttosto, se avesse mai letto quel tale libro che il padre citava".
Scritta da Folco Terzani con il produttore del film Ulrich Limmer, la sceneggiatura è l'essenza del libro, così come il libro lo è di una vita. "Abbiamo dovuto sacrificare cose bellissime" dice Folco. "Ma abbiamo scelto di lasciare la Storia per metterla al servizio di una ancora più grande che il babbo voleva raccontarmi: il senso di una vita e la storia di un uomo che morendo cerca di spiegare che cosa ha capito, ma sa di non poter tirare conclusioni. Perché nulla si conclude. Altri prima di lui hanno raccontato la vita e la morte con le stesse parole e, dopo di lui, altri continueranno a farlo".

(parte del testo del blog è tratta da un articolo di Laura Putti, pubblicato oggi su http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/film-terzani/film-terzani/film-terzani.html?ref=hpspr1)

il sito ufficiale di Tiziano Terzani è http://www.tizianoterzani.com/index.htm

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