giovedì 10 aprile 2008

Oasi WWF





Il ritorno delle cicogne nell'oasi del Wwf

La primavera ha annunciato il suo arrivo con un evento ritenuto dagli esperti davvero eccezionale: dopo circa 200 anni di assenza, tornano a nidificare le cicogne bianche nell'Alta Maremma.

Un avvenimento straordinario accaduto nell'Oasi Wwf Padule di Bolgheri, in provincia di Livorno, un'area protetta dove in questi giorni una coppia di questi splendidi uccelli sta costruendo il nido, mostrando tutta la gamma di comportamenti legati alla formazione ed al consolidamento della coppia, elementi che fanno ben sperare per la nascita a breve dei piccoli.
Nella coppia, la femmina è provvista di anello metallico di riconoscimento che fa propendere per una sua origine da centro di riproduzione (siamo in attesa dei dati dell'Istituto Nazionale per la fauna selvatica), il maschio è sicuramente un soggetto di origine selvatica.
In questo periodo è normale che le cicogne attraversino il nostro paese dopo aver lasciato i siti di svernamento dell'Africa sub-sahariana, ma difficilmente questi animali trovano da noi spazi adeguati e protetti per fermarsi.

Quella di Bolgheri è la prima nidificazione registrata in Alta Maremma da almeno due secoli e la prima avvenuta in Maremma lontano da un centro per la riproduzione delle cicogne.
"È da pochi decenni, dopo secoli di persecuzioni che avevano convinto questo beneaugurale uccello a non frequentare più l'Italia a scanso di fucilate, che le cicogne hanno ripreso timidamente a nidificare da noi, come da sempre fanno in tutta Europa, dalla Spagna ai Balcani - commenta Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia - E' un buon segno che conferma come l'atteggiamento degli italiani nei confronti della fauna selvatica sia migliorato".
Gli esperti del WWF hanno notato le prime avvisaglie il 29 marzo, quando le due cicogne sono state avvistate per la prima volta, mentre portavano materiale "da costruzione" sia sul comignolo della stalla delle Cioccaie (edificio rurale all'interno dell'Oasi) sia su un palo di una linea elettrica poco distante. A quel punto sono scattati i primi interventi da parte del personale dell'Oasi e di tutto lo staff della Società proprietaria dell'Oasi, che si sono prodigati per scongiurare il rischio di folgorazione e assicurare un esito positivo al delicato evento.
Le cicogne per qualche giorno hanno perlustrato il territorio dell'Oasi per accertarsi che offrisse le risorse necessarie all'allevamento della prole; infine hanno dato il via alla caratteristica parata nuziale al ritmo delle "nacchere" (un saluto reciproco fatto di colpi di becco ripetuti a testa reclinata) fino ad accoppiarsi più volte durante tutto il fine settimana. Uno spettacolo unico per i fortunati visitatori, che hanno potuto ammirare questo evento, senza disturbare, da uno dei capanni di osservazione dell'Oasi. Domenica, la femmina stava già covando.

Il ritorno della cicogna in Alta Maremma è un evento eccezionale e la scelta dell'Oasi di Bolgheri - Oasi storica del WWF Italia, già rifugio faunistico creato dal marchese Mario Incisa della Rocchetta, primo presidente dell'Associazione - conferma come un'area in cui le attività umane legate alla produzione agricola di tipo estensivo e all'allevamento del bestiame condotto in forme tradizionali, in cui pascoli e prati-pascoli sono integrati mirabilmente con l'ambiente naturale, possa offrire un habitat ideale e sicuro per la sosta e la riproduzione di questa specie.
La Cicogna bianca, scomparsa per secoli come specie nidificante dal territorio italiano, è ricomparsa in Toscana nel 2005 soprattutto grazie a programmi di reintroduzione operati da centri specializzati. In Toscana, dove è attivo un centro di riproduzione delle cicogne (Carapax di Massa Marittima), si sono verificati 3 casi di nidificazione ma solo in due di essi i piccoli sono sopravvissuti e sono riusciti ad involarsi.
Per attirare altre coppie di cicogne, il WWF sta programmando l'allestimento di altri sostegni artificiali per la nidificazione nelle Oasi della bassa Maremma, Burano e Orbetello, mentre è già stato installato un nido artificiale nell'Oasi di Vanzago, altra importante area di nidificazione.

Questo periodo nell'Oasi è dei più vivi, con moltissime specie impegnate nelle parate nuziali. Mestoloni, germani reali, alzavole, folaghe con pulcini già nati, tuffetti impegnati in competizioni territoriali, storni che tornano ad occupare nidi ormai storici, nuovi nidi di picchio verde lungo il percorso di visita, centinaia di rondini a sorvolare a "pelo d'erba" i prati di erba medica.

Per chi volesse assistere con i propri occhi allo spettacolo delle cicogne "maremmane", l'Oasi Padule di Bolgheri resterà aperta alle visite ancora per tutto il mese di aprile nel giorno di sabato, previa prenotazione obbligatoria c/o WWF (e.mail: paolo@arcehir.org - cell. 334-7584832).
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=16197&parent=11607&content=1

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