lunedì 7 settembre 2009

Meteo - show



Il giro del mondo in otto climi

Per spiegare cosa è realmente il clima e come potrebbe essere tra 50 anni, in Germania l'11 giugno 2009 è stato aperto il primo museo del clima.
Nel porto di Bremerhaven (Germania del nord) è stata realizzata una specie di nuvola di vetro dove ha trovato posto il primo meteo-museo del mondo, chiamato Klimahaus 8° Est, ovvero "La casa del clima all'8° grado di longitudine est".

Più che del classico museo si tratta d'un gioiello tecnologico contenuto in una macchina architettonica capace di ricostruire, nei suoi 12 mila metri quadrati di superficie espositiva, ben otto diverse zone climatiche del pianeta.
L'edificio - realizzato in oltre 4 anni dall'architetto Thomas Klumpp - è un'eterea costruzione lunga 125 metri e larga 82, dalla pelle esterna esclusivamente in vetro: 23.800 vetrate ognuna differente dall'altra.

La più grande e suggestiva parte della Klimahaus è dedicata al "Viaggio" fra le temperature della Terra (le altre tre sezioni mostrano "Elementi", "Storia" e "Futuro" del clima).
Il viaggio ambientale e climatico avviene attraverso le diverse zone disseminate lungo l'ottavo grado di longitudine, da Bremerhaven al polo Sud e ritorno.
Il visitatore comincia - tramite simulazioni al computer e filmati del regista americano-israeliano B. Z. Goldberg - dal clima piovoso di Bremerhaven e continua, attraverso una cigolante funivia, sui picchi delle montagne svizzere. Non solo la famiglia di contadini svizzeri che incontriamo nella Klimahaus, ma anche la temperatura da 2 mila metri alpini è "reale": la temperatura da brivido (due sotto zero) è stata preparata da una equipe di ingegneri di Monaco.
Dalle malghe alpine si passa quindi ai 30 gradi delle coste sarde: che sono ben diversi dagli altri 30 gradi delle spiagge di Samoa ricostruiti alcune sale più in là. E sono temperature da sogno rispetto ai torridi 35 e più che si incontrano nell'area centrale del museo, la più sabbiosa e asfittica: il deserto del Sahel.
Si attraversano poi gli ambienti (accuratamente disegnati dall'architetto Axel Werner) del Parco nazionale del Camerun con 30° all'ombra e l'80% di umidità; seguiti dalla tundra dell'Alaska e il passaggio davvero da brivido fra le luci astrali dell'Antartide: la temperatura è meno otto gradi e i ghiacci sono autentici.

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