
Il giro del mondo in otto climi
Per spiegare cosa è realmente il clima e come potrebbe essere tra 50 anni, in Germania l'11 giugno 2009 è stato aperto il primo museo del clima.
Nel porto di Bremerhaven (Germania del nord) è stata realizzata una specie di nuvola di vetro dove ha trovato posto il primo meteo-museo del mondo, chiamato Klimahaus 8° Est, ovvero "La casa del clima all'8° grado di longitudine est".

L'edificio - realizzato in oltre 4 anni dall'architetto Thomas Klumpp - è un'eterea costruzione lunga 125 metri e larga 82, dalla pelle esterna esclusivamente in vetro: 23.800 vetrate ognuna differente dall'altra.
La più grande e suggestiva parte della Klimahaus è dedicata al "Viaggio" fra le temperature della Terra (le altre tre sezioni mostrano "Elementi", "Storia" e "Futuro" del clima).

Il visitatore comincia - tramite simulazioni al computer e filmati del regista americano-israeliano B. Z. Goldberg - dal clima piovoso di Bremerhaven e continua, attraverso una cigolante funivia, sui picchi delle montagne svizzere. Non solo la famiglia di contadini svizzeri che incontriamo nella Klimahaus, ma anche la temperatura da 2 mila metri alpini è "reale": la temperatura da brivido (due sotto zero) è stata preparata da una equipe di ingegneri di Monaco.
Dalle malghe alpine si passa quindi ai 30 gradi delle coste sarde: che sono ben diversi dagli altri 30 gradi delle spiagge di Samoa ricostruiti alcune sale più in là. E sono temperature da sogno rispetto ai torridi 35 e più che si incontrano nell'area centrale del museo, la più sabbiosa e asfittica: il deserto del Sahel.
Si attraversano poi gli ambienti (accuratamente disegnati dall'architetto Axel Werner) del Parco nazionale del Camerun con 30° all'ombra e l'80% di umidità; seguiti dalla tundra dell'Alaska e il passaggio davvero da brivido fra le luci astrali dell'Antartide: la temperatura è meno otto gradi e i ghiacci sono autentici.
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