giovedì 1 luglio 2010
Per ricordare la Shoah
A Roma il museo della Shoah
Anche Roma, così come Berlino, Parigi, Londra, Gerusalemme e Washington avrà finalmente un luogo dove ricordare la Shoah.
Il Museo romano della Shoah, previsto nel 2005, comincia infatti a prendere forma ed il progetto preliminare - firmato dagli architetti Luca Zevi e Giorgio Tamburini - è stato consegnato ufficialmente al Comune di Roma.
Il museo, gestito e allestito dall'omonima Fondazione nata nel 2008, sorgerà sulla Nomentana, accanto a Villa Torlonia, un luogo particolarmente significativo per la storia e la cultura ebraica", data la presenza di un complesso di catacombe ebraiche.
A rendere palpabile il ricordo dell'orrore, oltre alle testimonianze e ai documenti esposti all'interno, sarà lo stesso aspetto dell'edificio, concepito per imprimere immediatamente nel visitatore e nel passante il senso del dramma che portò a morte sei milioni di ebrei in pochi anni.
Le caratteristiche salienti del futuro museo: otto piani, di cui quattro interrati per attenuare l'impatto con gli edifici circostanti. La struttura esterna sarà costituita da un doppio volume: un parallelepipedo nero (incombente dall'alto, ad indicare "come i germi di quella immane e incomparabile tragedia incombano ancora su di noi") con dentro le sale espositive e i servizi, preceduto dall'ingresso a forma di tronco di cono (che evocherà i camini dei lager).
Da sottolineare la posizione della "scatola nera": chi uscirà dal museo se la troverà sopra la testa, senza appoggi visibili, con la sensazione di una massa che può precipitare da un momento all'altro. Simbolo evidente della "necessità di continuare a fare i conti con una tragedia che non possiamo considerare conclusa, se è vero, com'è vero, che anche i nostri giorni sono attraversati da fenomeni di intolleranza e di sopraffazione".
L'edificio si svilupperà su una superficie totale di 5.113 metri quadri e comprenderà, oltre all'esposizione permanente, un archivio, una biblioteca, uffici, aule didattiche, sala conferenze polifunzionale, bookshop, caffetteria e parcheggio interrato su due piani (oltre 2.200 metri quadri).
Fortemente simbolica è anche l'entrata: "un volume laterizio informe, contrapposto alla geometrica purezza della scatola nera, a evocare il cataclisma che lo sterminio rappresenta nel corso storico della civiltà europea". Da qui si accederà al corpo principale e, attraverso un lungo scalone, si raggiungerà la sommità dall'edificio da dove si snoderà, poi, il racconto della persecuzione e dello sterminio, "dall'affermazione dei regimi totalitari alla legislazione antiebraica, dai campi di concentramento alle camere a gas".
L'opera sarà compiuta prevedibilmente in circa 35 mesi e costerà 13 milioni 400 mila euro.
Dal sito de La Repubblica è possibile guardare il rendering del progetto preliminare.
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