venerdì 27 novembre 2009

Il regno degli animali in 85 foto



Wildlife photographer of the year

Nel corso del 2008 sono state scattate oltre 32 mila fotografie in 82 Paesi del mondo e questo vastissimo materiale è stato severamente selezionato da scienziati, fotografi, esperti di comunicazione del Natural History Museum di Londra e del BBC Wildlife Magazine.
Al termine dell´impegnativo lavoro di valutazione, sono state scelte 85 fotografie, poche decine di scatti meravigliosi, che compongono il "Wildlife photographer of the year", la mostra di fotografia naturalistica in esposizione fino al 10 gennaio 2010 nelle sale del Museo Zoologico di Roma.

Un prezioso catalogo di capolavori.
Primo fra tutti Snowstorm leopard (Leopardo nella tempesta di neve) di Steve Winter, fotografo americano del National Geographic vincitore dell´edizione 2008: un´immagine sorprendente, scattata dopo dieci mesi di appostamento sull´Himalaya, che riesce a cogliere, nel suo elemento naturale, un rarissimo esemplare di una specie in via di estinzione.
Ma ci si può stupire anche per soggetti più comuni: i cigni di Yongkang Zhu, nella foto Snow swans, sono raffigurati in modo completamente nuovo allo sguardo dell´osservatore.
Tutto contribuisce a creare l´attimo perfetto: la tormenta di neve, il cigno che si alza in volo, il resto dello stormo che assiste alla scena, i giovani goffi e il giallo acceso dei becchi in contrasto con il paesaggio monocromatico.
E che dire di Petal procession (Processione di petali)? La foto di Adrian Hepworth, scattata in Costa Rica, ritrae una surreale processione di petali lungo un tronco, trasportati dalle formiche. La foto è stata realizzata usando un tempo di scatto lento per rendere l´effetto "scia" e attivando il flash a fine scatto per bloccare l´immagine delle formiche in movimento.

Un percorso espositivo spettacolare, ma anche di alto profilo naturalistico e scientifico. Le foto sono state selezionate, infatti, sulla base della loro valenza artistica oltre che per la maestria nell´uso delle tecniche fotografiche, ma con un´ampia varietà di soggetti e di stili: ritratti indimenticabili per la loro umanità e unicità. Basta soffermarsi sulla foto dell´italiano Stefano Unterthiner intitolata Troublemaker (Piantagrane) che ritrae un macaco sulla spiaggia del Parco Nazionale di Tangkoko in Indonesia. L´espressione buffa del macaco e la sua pettinatura sgraziata creano un´armoniosa sintesi con l´ambiente circostante, frutto di un lungo lavoro di appostamenti e di una fiducia conquistata con pazienza.

Sarà possibile ammirare foto di comportamenti nascosti come quelli immortalati da Jordi Chias nella categoria “The Underwater World “(Il mondo sommerso) che con la foto Daddy long legs (Papà gambe lunghe) ha avuto la genialità di fermare un momento magico: il maschio della specie arrow crab (una sorta di granchio a freccia) protegge la femmina e le uova dagli attacchi dei predatori, sovrapponendo le sue chele a quelle della compagna, creando uno splendido gioco di linee e colori. La geometria delle zampe si interseca agli aculei dei ricci su uno sfondo blu cobalto tempestato da minuscole stelle d’argento che altro non sono che pesciolini di passaggio.
O ancora la vista panoramica nella sezione “Wild Places” (Luoghi selvaggi) che ci presenta Andy Biggs con Skeleton Coast, uno dei luoghi più fotografati al mondo ma che riesce ancora a stupire. Dal finestrino di un aereo il fotografo ha cercato – riuscendo perfettamente – di rendere il senso dell’altezza vertiginosa delle dune di sabbia della Namibia lambite dalle onde del mare, creando una perfetta sintesi tra lo stato selvaggio della natura e la meraviglia dello sguardo umano che lo coglie.
Antoni Kasprzak nel suo reportage ambientale ha invece avuto la capacità con Clash of eagles (Scontro tra aquile) di riprendere la lunga e furiosa lotta per la sopravvivenza di due aquile sotto una tormenta di neve, per la conquista della carcassa di un’alce. Una foto, vincitrice nella categoria “Behaviour” (Comportamento), frutto di geniale intuizione e ore di paziente attesa dove le luci basse e la neve che cade creano l’atmosfera perfetta per rappresentare l’aggressività delle aquile.

La mostra si articola in 16 sezioni: Comportamento animale: uccelli; Comportamento animale: mammiferi; Comportamento animale: tutti gli altri animali; Animali nel loro ambiente; Elogio alle piante; Ritratti di animali; Natura in bianco e nero; Il mondo subacqueo; Natura in città; Visioni creative della natura; Paesaggi incontaminati; Fotografi fino a 10 anni; da 11 a 14 anni; da 15 a 17 anni; Premio “Una sola terra”; Premio “Gerald Durrel” per le specie a rischio di estinzione.

Museo Civico di Zoologia - via Ulisse Aldrovandi, 18
Orario: 9.00 : 19.00 - chiuso il lunedì
Biglietto: intero 6.00 €uro - ridotto 3.50 €uro
http://www.museodizoologia.it/attivita/mostre/wildlife-photographer-of-the-year

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